Villafranca

E' ai domiciliari ma si procura la droga (da spacciare) grazie al fratellino minorenne

La situazione in casa era disperata... Per fortuna è scattato l'intervento delle Forze dell'ordine

E' ai domiciliari ma si procura la droga (da spacciare) grazie al fratellino minorenne
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A seguito di complesse indagini la Polizia Locale di Villafranca ha arrestato in flagranza di reato due fratelli di 19 e 16 anni per maltrattamenti contro i familiari conviventi, e spaccio di sostanze stupefacenti.

E' ai domiciliari ma si procura la droga (da spacciare) grazie al fratellino minorenne

Il maggiore era stato denunciato a Luglio dalla Polizia Locale di Villafranca, per spaccio ad un minorenne, nonostante fosse ai domiciliari lo stesso si faceva rifornire dal fratello di sostanze stupefacenti e di psicofarmaci, che assumeva insieme all’alcol creando lo stesso effetto dell’eroina, per sballare e assieme organizzavano feste con gli amici in casa nonostante fosse agli arresti e non potesse vedere nessuno se non i familiari.

IL giorno prima dell’arresto a seguito di perquisizione domiciliare la polizia locale rinveniva in casa poco meno di 2.000 € in contanti, circa 35 gr di droga e varie pasticche di psicofarmaci, di cui i due fratelli abusavano, da qui l’accusa di spaccio per i due fratelli i quali hanno specifici precedenti specifici di Polizia.

Incapace di controllarsi alcuni giorni fa, dopo aver scoperto che la madre, disperata, aveva gettato uno psicofarmaco che assumeva insieme all’alcol per sballare, ha perso letteralmente il controllo. Ha iniziato a rompere oggetti in casa, aiutato dal fratello più piccolo, ha spintonato le sorelle, ha minacciato il padre perché aveva chiamato l’ambulanza rompendo tutto ciò che gli capitava sotto mano e promettendo che avrebbe ammazzato qualcuno. I vicini sentendo le urla hanno avvisato la Polizia Locale mentre la sorella è scappata portando con sé l’altra sorella.

Immediatamente intervenuti gli agenti hanno tratto in arresto in flagranza di reato i due per CODICE ROSSO, maltrattamenti contro familiari conviventi e spaccio.

Una famiglia in balia dei due ragazzi al punto che i genitori si chiudevano spesso a chiave in camera da letto dopo aver nascosto tutti i coltelli e il 4 ottobre, quando ha minacciato di uccidere tutti, la madre si è rifugiata in bagno portando con sé il gatto: voleva ucciderlo.

Il maggiorenne, 19 anni, è stato portato in carcere a Verona mentre il minore è stato portato in carcere minorile a Treviso.

Per entrambi, è stata celebrata l’udienza di convalida che ha confermato il carcere per il maggiorenne e la comunità per il minorenne.

Ad oggi la normativa vigente prevede l’abbassamento del limite di pena per disporre il carcere preventivo, I maltrattamenti nei confronti dei familiari consentono l’arresto del minore e anche la custodia cautelare in carcere e non solo il collocamento in comunità.

Qualche informazione sul Codice rosso

La legge deve il suo nome alla misura che prevede l'introduzione di una corsia veloce e preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza, come avviene nei pronto soccorso per i pazienti che necessitano di un intervento immediato.

Dal punto di vista procedurale viene previsto che la polizia giudiziaria, una volta acquisita la notizia di reato, riferisca immediatamente al pubblico ministero, anche in forma orale. Il pubblico ministero, nei casi di delitti di violenza domestica o di genere, entro tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato, deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato. Il termine di tre giorni può essere prorogato solamente in presenza di imprescindibili esigenze di tutela di minori o della riservatezza delle indagini, pure nell'interesse della persona offesa. Il provvedimento introduce diversi inasprimenti di pena per reati di natura violenta, come nel caso in cui gli atti siano stati commessi in presenza o in danno di minori o donne in stato di gravidanza.

Per il delitto di maltrattamenti contro familiari e conviventi, da un intervallo compreso tra un minimo di 2 e un massimo di 6 anni, passa a un minimo di 3 e un massimo di 7. La pena per il reato di stalking passa da un minimo di 6 mesi e un massimo di 5 anni a un minimo di un anno e un massimo di 6 anni e 6 mesi. La violenza sessuale passa da 6 a 12 anni, mentre prima andava dal minimo di 5 e il massimo di 10. La violenza sessuale di gruppo passa a un minimo di 8 e un massimo di 14, prima era punita col minimo di 6 e il massimo di 12.

Altra novità introdotta è l'allungamento dei tempi per sporgere denuncia: la vittima ha 12 mesi per farlo e non più 6 come in passato

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