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Emergenza Coronavirus Verona, chiuso venerdì il numero verde: oltre 26mila telefonate

Sono state oltre 26 mila le chiamate ricevute. Un servizio che per 67 giorni ha risposto a tutte le domande dei veronesi.

Emergenza Coronavirus Verona, chiuso venerdì il numero verde: oltre 26mila telefonate
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Coronavirus: il numero verde comunale attivato per l'emergenza è stato chiuso venerdì.

In due mesi oltre 26mila telefonate

Da come compilare le prime autocertificazioni, alle migliaia di singole esigenze familiari. Ma anche telefonate per sapere come realizzare in casa le mascherine, dispositivi fino a qualche mese fa sconosciuti alla stragrande maggioranza delle persone, e dove trovare il lievito, per alcuni giorni andato a ruba in tutti i supermercati. I più scrupolosi hanno chiesto a quanti passi corrispondevano i 200 metri da casa. C’è stato chi, invece, voleva sapere se poteva uscire con gatto e coniglio al guinzaglio. Numerose, poi, le segnalazioni per avvistamenti dai balconi. A destare perplessità soprattutto il termine congiunto e la sua interpretazione. Sono state oltre 26 mila le chiamate al numero verde comunale attivato ad inizio emergenza Coronavirus. Un servizio che per 67 giorni ha risposto a tutte le domande dei veronesi, fornendo chiarimenti sulle misure in vigore per contenere il contagio, sull’apertura al pubblico degli uffici comunali e sulle prestazioni erogate.

Linea chiusa venerdì

Un servizio che terminato venerdì scorso, 29 maggio 2020, dopo più di due mesi di operatività, nelle settimane clou sabato e domenica compresi. La media giornaliera è stata di 390 chiamate, con picchi registrati soprattutto nelle giornate in cui sono entrati in vigore i decreti ministeriali e le ordinanze regionali. Due i giorni da record, il 12 marzo, data in cui scattava la chiusura di tutti i negozi, esclusi gli alimentari, con 1200 telefonate. Altrettante ne sono arrivate il 4 maggio, primo giorno della fase 2.

Il commento del sindaco Sboarina

“È stato un vero e proprio punto di riferimento durante l’emergenza”, spiega il sindaco Federico Sboarina che ha chiesto l’attivazione del servizio informativo dall’11 marzo, in piena emergenza sanitaria quando ogni ufficio comunale era subissato di richieste.
Per far fronte alla necessità si è ritenuto infatti di dotarsi di un sistema professionale con addetti formati e aggiornati sulle novità dei tanti provvedimenti emessi da Stato, Regione e Comune.
“Un canale preferenziale che i veronesi hanno utilizzato per avere informazioni ufficiali in merito a tutte le misure adottate da inizio marzo fino ad oggi. Come tutti ricordiamo sono stati giorni che hanno cambiato d’improvviso le abitudini di tutti, legittimo quindi che i cittadini chiedessero lumi. Un elemento in più che dimostra il senso civico della nostra comunità, cittadini rispettosi che ci tengono al rispetto delle regole. I sacrifici necessari sono stati tanti, così come altrettanto numerose le esigenze personali e i bisogni delle famiglie, molti dei quali risolti dai volontari della Protezione civile, ai quali venivano girati i casi. Ringrazio tutti, sia i cittadini sia tutte le persone dei nostri servizi comunali”.
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