Emergenza idrica: «Situazione difficile a Villafranca»
Il presidente del Consorzio di Bonifica Veronese, Antonio Tomezzoli, e il direttore generale, Roberto Bin, hanno manifestato la loro preoccupazione per la grave emergenza idrica che sta colpendo la nostra Regione. «Il Veneto, e il fiume Adige in particolare, - affermano - stanno vivendo una stagione di eccezionale siccità. Si tratta di una situazione talmente grave da aver costretto il Presidente Zaia ad emettere il 18 aprile scorso un’Ordinanza con la quale viene dichiarato lo stato di crisi idrica su tutto il territorio della Regione, limitando drasticamente le portate derivate dai corsi d’acqua».
«In forza di questa Ordinanza - continuano - il Consorzio di Bonifica Veronese, che opera su tutta la pianura veronese in destra Adige e la Valpolicella in sinistra, ha già dovuto ridurre le proprie derivazioni irrigue dall’Adige del 50 per cento rispetto a quanto previsto dai decreti di concessione. Infatti la legge stabilisce che la priorità sia data all'utilizzo umano potabile, cioè alle zone del Polesine e del Padovano dove l'acqua dell'Adige alimenta gli acquedotti, anche per limitare il fenomeno del cuneo salino. La grave circostanza riporta in primissimo piano il tema dei mancati finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture irrigue. Il Consorzio possiede un parco di progetti per oltre cento milioni di euro, in attesa di finanziamento da alcuni anni e che consentirebbero di ridurre il fabbisogno idrico di almeno il 60%. Se anche solo parte dei progetti proposti dal Consorzio fosse stata finanziata, oggi lo scenario sarebbe molto più sereno».
«In alcune zone del comprensorio - concludono - specialmente nei Comuni di Pescantina, Bussolengo, Sona, Castelnuovo, Valeggio e Villafranca, in gran parte irrigati ancora a scorrimento, la situazione è molto difficile. Nei prossimi giorni si dovranno riempire le risaie e si porranno quindi ulteriori problemi legati all’attingimento dai corsi d’acqua di pianura, attualmente quasi in secca per la mancanza di piogge e senza l’effetto di ricarica della falda generato dal ricircolo dell’irrigazione strutturata dei territori di monte. La situazione non lascia purtroppo intravedere scenari positivi: sia per le previsioni meteorologiche non favorevoli nei prossimi giorni sia per le scarse portate rilasciate dai grandi bacini idroelettrici del Trentino Alto Adige. Il Consorzio di Bonifica Veronese, proprio per valutare ogni possibile scenario ed affrontare l’emergenza, ha riunito d’urgenza il proprio Consiglio di Amministrazione lo scorso giovedì 20 aprile. Il CdA ha disposto, per ora, una riduzione di tutte le derivazioni dall’Adige nell’ordine indicato dall’Ordinanza regionale, con conseguenti forti disagi e disservizi per l’irrigazione, per i quali ci scusiamo pur non avendo alcuna possibilità di intervenire in altra maniera».