Emergenza profughi, gli amministratori locali sono esausti
Barison torna sul tema dell’accoglienza dei profughi in Veneto. "Serve un segnale forte da parte del governo"
Barison torna sul tema dell’accoglienza dei profughi in Veneto. "Serve un segnale forte da parte del governo"
“Stiamo assistendo ad una situazione che sta diventando giorno dopo giorno sempre più paradossale e gli Amministratori locali sono ormai esausti: questa situazione che si protrae da tempo”.
Sono le parole del consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia Massimiliano Barison che torna sul tema dell’accoglienza dei profughi in Veneto.
“Il duo Renzi-Alfano - afferma il consigliere Barison - privi di un disegno complessivo in materia di accoglienza, stanno ammassando in alcune aree della nostra regione centinaia e centinaia di profughi senza che sia chiara preventivamente la loro provenienza, le ragioni della loro migrazione e la loro destinazione finale. Il tutto ovviamente a spese dei cittadini e con grande gioia di alcune cooperative”.
“Si è così creato - spiega l’esponente azzurro - un vero e proprio distretto dei profughi in cui le uniche vittime sono i cittadini che da sempre risiedono in queste zone. La gente ha paura di uscire di casa, le forze dell’ordine non bastano a ripristinare la percezione di sicurezza e i sindaci, lasciati completamente soli dalle istituzioni, devono arrangiarsi come possono nel rispondere alle tante e crescenti preoccupazioni della popolazione. Il vero tema non è l’accoglienza diffusa o concentrata, ma il fatto che l’Italia non può essere la porta d’accesso all’Europa del continente africano e il Veneto non può ridursi a parcheggio dei profughi”.
“Serve un segnale forte da parte del governo - continua il Capogruppo forzista - e serve subito. Sono imbarazzanti le ultime dichiarazioni in merito all’inefficacia dei rimpatri da parte del Ministro Alfano: invece di accampare scuse, blocchi il flusso ininterrotto di navi e migranti e rimpatri chi non ha il diritto di restare. Deve essere chiaro a tutti che due terzi degli immigrati che arrivano sulle nostre coste sono finti profughi, non scappano da nessuna guerra. Il Governo ha il dovere di riaccompagnarli coattivamente alle frontiere o addirittura nei propri paesi di origine. I recenti fatti di terrorismo che stanno segnando le cronache europee pongono l’accento sulla necessità di maggior sicurezza e di maggiori controlli: il governo italiano sta operando in senso opposto, garantendo libero accesso a persone di cui non si conosce con precisione generalità e storia”.