Evasori e reati fiscali, denunciati

I baschi verdi hanno scovato 24 trasgressori in 4 attività.

Evasori e reati fiscali, denunciati
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Evasori e reati fiscali, denunciati. I baschi verdi hanno scovato 24 trasgressori in 4 attività.

Indagini su scambio illecito

I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Verona hanno denunciato 13 soggetti per reati fiscali ed individuato 11 evasori totali nell’ambito di un’indagine riguardante quattro società che, attraverso lo scambio illecito di manodopera, hanno commesso gravi violazioni in materia fiscale e giuridico-lavoristica nel periodo dal 2011 al 2016. L’attività ispettiva trae origine da una verifica fiscale, con contestuale controllo in materia di lavoro, intrapresa nel maggio del 2016 nei confronti di una società di Verona operante nel settore dei servizi alle imprese.

Lo schema fraudolento ricostruito

I riscontri effettuati hanno consentito la ricostruzione di uno schema fraudolento a mezzo del quale la società somministratrice forniva manodopera a diverse società in assenza dei requisiti previsti dalla legge. Tale meccanismo consentiva alle società beneficiarie di fruire di manodopera a costo inferiore a quello di mercato, nella misura in cui la fornitrice ometteva, pressoché in toto, i versamenti delle ritenute fiscali e degli oneri contributivi. Inoltre, sulla base delle fatture emesse dalla stessa fornitrice, le società utilizzatrici riuscivano a detrarre indebitamente l’Imposta sul valore aggiunto e ad abbattere, altrettanto indebitamente, la base imponibile.

L'estensione del reato

Il raggio di azione delle Fiamme Gialle si è dunque esteso coinvolgendo le società utilizzatrici di manodopera, due call center e una società di trasporto merci, con un triplice intervento finalizzato al contrasto dell’evasione fiscale e contributiva. Al termine degli accertamenti è emerso che le società hanno complessivamente nascosto al fisco oltre 2 milioni di ricavi e circa un milione di euro tra IVA dovuta e contributi non versati. Sono stati inoltre contestati 11 lavoratori in nero e 411 lavoratori in posizione irregolare. Di questi ultimi fanno parte la totalità dei dipendenti di uno dei due call center sottoposti a controllo, il cui amministratore era solito fare indebito ricorso ai contratti a progetto/co.co.co. al fine di celare rapporti di lavoro qualificabili di fatto come subordinati. Nei confronti della società di trasporto merci è stato invece riscontrato l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da otto soggetti economici che sono stati segnalati, ognuno per il proprio profilo di responsabilità, all’Autorità Giudiziaria.

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