Fallimento Melegatti, bancarotta e falso le ipotesi di reato
Chiuse le indagini del pm Stefano Sergi sul crac dell'azienda.
Fallimento Melegatti, bancarotta e falso le ipotesi di reato.
Chiuse le indagini sul caso Melegatti
Bancarotta e falso in bilancio sono le ipotesi di reato a conclusione delle indagini sul crac Melegatti la storica azienda dolciaria veronese, fallita nel maggio 2018 e poi salvata in extremis dall'intervento della famiglia vicentina Spezzapria.
Le accuse agli indagati
Secondo il pubblico ministero Stefano Sergi, che si è occupato delle indagini, l’ex presidente del consiglio di amministrazione Emanuela Perrazzoli e l’ex amministratore delegato Umberto Lercari sono colpevoli di bancarotta impropria per operazioni dolose e anche di falso in bilancio. La prima ipotesi di reato è legata ad una serie di comportamenti illeciti da parte del management, tra cui l’emissione di fatture false per avere accesso a credito bancario. La seconda fa riferimento all’operazione di acquisizione della Marelli Dolciaria. In quel caso furono fornite ai venditori informazioni false sull'azienda dolciaria di San Giovanni Lupatoto.