a Dossobuono

Falsa beneficienza: si fingono sordomuti e chiedono soldi fuori da un negozio Decathlon

Per la loro truffa usavano falsi moduli di associazioni per la tutela dei diritti delle persone diversamente abili: hanno anche aggredito un passante che si è rifiutato di far loro un'offerta

Falsa beneficienza: si fingono sordomuti e chiedono soldi fuori da un negozio Decathlon
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Una quota per beneficenza: questa è stata la scusa che tre soggetti hanno utilizzato lo scorso sabato, 25 novembre 2023, per estorcere soldi ai clienti del negozio Decathlon di Dossobuono. Con loro avevano falsi moduli marchiati UE e con il simbolo di associazioni per la tutela dei diritti di persone diversamente abili, e fingevano di essere sordomuti per intenerire i passanti. Addirittura un cliente, dopo essersi rifiutato di donare 20 euro, è stato aggredito dalla 28enne moldava del trio.

Truffatori fanno falsa beneficienza alla Decathlon di Dossobuono

Sembrava un gesto di altruismo e beneficenza quello orchestrato da un trio composto da due giovani 30enne rumeni e una 28enne moldava, che sabato 25 novembre 2023 si erano presentati fuori il negozio Decathlon di Dossobuono chiedendo soldi ai passanti per una "buona causa".

I tre ragazzi simulavano di essere affetti da sordomutismo, probabilmente per intenerire i clienti del magazzino e per estorcere quanti più soldi possibile, e con sé avevano dei falsi moduli aventi il simbolo dell’Unione Europea e di associazioni per la tutela dei diritti delle persone diversamente abili, su cui sarebbero state registrate le firme e le somme elargite dagli ignari donatori.

La realtà era ben diversa, le somme donate dai cittadini di buon cuore finivano direttamente nelle tasche dei truffatori, che si appropriavano anche dei dati sensibili che le vittime lasciavano sui moduli.

Chiedono un minimo di 20 euro ma un cliente si rifiuta

Inizialmente sembrava essere tutto in regola: i moduli dovevano certificare l'autenticità della beneficenza, ma i loro comportamenti hanno destato alcuni sospetti sulla veridicità della loro "associazione" e i dipendenti del negozio hanno iniziato ad avvertire la polizia locale di Villafranca.

Le richieste venivano avanzate con troppe pretese: i tre ragazzi non si accontentavano di pochi euro ma ne chiedevano almeno una ventina arrabbiandosi o, addirittura, molestando chi offriva meno.

Decathlon a Dossobuono

Un campanello d'allarme è arrivato quando un cliente della Decathlon si è rifiutato di dare i 20 euro ai truffatori e la 28enne del gruppo ha tentato di sottrargli il portafoglio dalla giacca aggredendolo.

L'uomo è riuscito ad allontanare la ragazza che, tuttavia, ha poi colpito con calci, pugni e sputi anche la guardia giurata presente all'ingresso del negozio ed è fuggita a bordo dell'auto insieme agli altri due rumeni.

Scoperta la loro identità

Il direttore del negozio, che nel mentre era in continuo aggiornamento sulla vicenda con la Polizia Locale, ha poi fornito ai carabinieri il numero di targa e il modello dell'auto con cui i soggetti si stavano allontanando dalla Decatlhon.

Dopo circa venti minuti dalla fuga dei tre imbroglioni, il loro veicolo è stato intercettato e fermato in un paese della provincia. Dalle indagini che sono state condotte in seguito si è scoperto che il trio non era affatto composto da benefattori affetti da patologie particolari, bensì si trattava di truffatori seriali con precedenti alle spalle.

I due 30enne rumeni e la giovane 28enne moldava sono stati, dunque, denunciati a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, truffa e tentata rapina.

Il numero di pronto intervento in caso di truffa

Soggetti del genere giocano sulla buona fede delle persone soprattutto sotto il periodo natalizio e tentano di spillare denaro approfittandosi del loro stato emotivo.

In caso di episodi di truffa da parte di questi finti sordi, di cui si è testimoni e/o vittime, la Polizia di Villafranca mette a disposizione un numero di pronto intervento: 045.7900487.

L'invito ai cittadini è quello di essere sempre prudenti e di segnalare casi sospetti, situazioni di emergenza o comportamenti che possano creare paure o tensioni sociali.

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