Criminalità

Fenomeno baby gang in aumento: la “mappa” delle bande a Verona

Spesso questi gruppi riprendono e postano le proprie azioni sui social network.

Fenomeno baby gang in aumento: la “mappa” delle bande a Verona
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Verona è nella morsa delle baby gang, nelle ultime settimane il fenomeno è aumentato e il Comune assieme a Prefettura e Forze dell’Ordine stanno collaborando per incrementare i controlli sul territorio.

Fenomeno baby gang in aumento

Dopo gli ultimi episodi di violenza ai danni di giovani e non solo, l’amministrazione di Verona ha realizzato un piano sicurezza per riuscire ad affrontare il fenomeno crescente della delinquenza minorile. E’ stato l’assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi ad annunciare il piano sicurezza della città spiegando:

“Il fenomeno specifico delle aggressioni giovanili, ormai conosciute come baby gang, viene rilevato nelle ultime settimane con un’impennata quantitativa. Negli ultimi incontri del Comitato Sicurezza Ordine Pubblico abbiamo parlato dell’intensificazione dei preside delle Forze di Polizia e della realizzazione della mappatura dei luoghi per poter definire una migliore strategia di azione”.

Assieme all’assessore con delega alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo, l’amministrazione sta cercando di individuare degli spazi da offrire per l’aggregazione dei giovani. A tal proposito Zivelonghi ha spiegato:

“Stiamo cercando di individuare degli spazi, è un elemento che è emerso quello della necessità di ampliare e offrire degli spazi di aggregazione per i giovani. E’ fondamentale. Stiamo così procedendo con la mappatura dei luoghi a disposizione e coinvolgere e responsabilizzare tutti i soggetti della città compreso chi ha degli spazi a disposizione”.

Aumentare la sicurezza

Durante il Comitato per l'ordine e la sicurezza che si è tenuto oggi mercoledì 12 ottobre 2022 in Prefettura, è stato deciso di potenziare la sorveglianza nelle aree sensibili della città.

Nel fine settimana infatti la Polizia ha svolto l’attività di identificazione dei ragazzi che, in special modo nel fine settimana, sono soliti frequentare le principali piazze del centro cittadino, le aree limitrofe a Castelvecchio (via Roma, Rigaste San Zeno, Arco dei Gavi, Arsenale, Riva San Lorenzo) e la zona di Borgo Roma. Con riferimento a quest’area della città, particolare riguardo si è avuto per le zone adiacenti al Centro Commerciale Adigeo, noto collettore di gruppi di giovani provenienti anche dalle province limitrofe.

La “mappa” delle baby gang

Nell’ultimo report di ottobre effettuato da Transcrime (il centro di ricerca interuniversitario sulla criminalità transnazionale dell'Università Cattolica di Milano, Alma Mater Studiorum Università di Bologna e dell'Università degli Studi di Perugia), è emerso che a Verona ci sono due bande di baby gang.

Nello specifico si tratta della “Qbr” (acronimo di “Quartiere Borgo Roma”) e la “Usk”.

L’obiettivo del report di Transcrime è facilitare un'efficace prevenzione e controllo della criminalità attraverso idee innovative, analisi avanzate, tecniche all'avanguardia e cooperazione internazionale.

Le informazioni ottenute dai questionari hanno confermato che il fenomeno delle gang giovanili in Italia comprende al suo interno un'ampia varietà di manifestazioni differenti.  I dati raccolti riportano che la quasi totalità di questi gruppi sono coinvolti in casi di risse, percosse e lesioni.

Riguardo alla composizione delle gang, dai dati raccolti è emerso che in quasi la metà dei casi sono composte in prevalenza da italiani, e meno di una su tre è composta in prevalenza da stranieri. I membri hanno generalmente una età compresa fra i 15 e i 17 anni, sebbene in quasi un quarto dei casi l'età prevalente è compresa fra i 18 e i 24 anni.

La maggior parte di questi gruppi è composto da un numero inferiore a 10 individui e in meno della metà dei casi i membri sono in situazione di disagio socioeconomico.

Nel report inoltre è emerso che in diverse città del Veneto si sono verificati episodi di gruppi di giovani coinvolti in risse, lesioni gravi e rapine. Spesso questi gruppi riprendono e postano le proprie azioni sui social network. In particolare, nella provincia di Padova sono state identificate alcune gang che ripetutamente organizzavano risse tra loro con tanto di appuntamento con orari e indirizzi definiti.

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