La Polizia di Stato, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Verona, ha eseguito il fermo di indiziato di delitto nei confronti di quattro cittadini albanesi, di età compresa tra i 25 e i 28 anni, ritenuti responsabili di una serie di furti in abitazione nel territorio veronese.
Allarme furti
Come riferito dalla nota diffusa dalla Questura di Verona alla stampa martedì 23 dicembre 2025, le indagini sono state avviate dalla Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile a seguito di un sensibile aumento dei furti in casa registrato tra novembre e dicembre, fenomeno che aveva destato forte preoccupazione in diversi quartieri della città.
Modus operandi
Gli investigatori hanno individuato un modus operandi ricorrente: il gruppo colpiva in orario pomeridiano e serale, operando con ruoli ben definiti. Due componenti restavano nell’auto a fare da palo, mentre gli altri due entravano in azione, arrampicandosi anche su balconi ai piani superiori e forzando porte finestre con arnesi da scasso, tra cui un flessibile.
Le azioni duravano dai 5 ai 15 minuti. Una volta all’interno delle abitazioni, i malviventi mettevano tutto a soqquadro alla ricerca di denaro contante, monili e oggetti di valore, arrivando a forzare anche casseforti grazie all’uso del flessibile, rimanendo in costante contatto con i complici tramite radioline ricetrasmittenti.
Blocco della banda
Il 19 dicembre, dopo due furti messi a segno in via Oliosi e via Cristoforo Colombo, uno dei quali con il furto di una cassaforte contenente oro e contanti, il gruppo è stato intercettato e bloccato a Garda, al rientro verso la zona dove aveva stabilito la propria dimora temporanea.
All’interno dell’auto sono stati rinvenuti la refurtiva, una cassaforte, monili, denaro contante, numerosi arnesi da scasso, un flessibile con sei dischi e tre radioline. I quattro, tutti con precedenti penali per reati contro il patrimonio, sono stati sottoposti a fermo.
La perquisizione nel luogo di dimora ha consentito di sequestrare ulteriore denaro e oggetti di valore, di verosimile provenienza furtiva. Sono in corso accertamenti per risalire ai legittimi proprietari e verificare eventuali altri colpi attribuibili alla banda.
Al termine degli atti, i quattro indagati sono stati condotti nella casa circondariale di Verona Montorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
La Polizia di Stato ricorda che la responsabilità penale dei fermati potrà essere definitivamente accertata solo all’esito del giudizio e con sentenza penale irrevocabile.