Verona

Fermato dalla Polizia locale: era senza patente e a bordo di un’auto intestata a un prestanome

Il veicolo risultava intestato ad un prestanome italiano residente a Milano, e proprietario di ulteriori 20 veicoli di cui alcuni già segnalati per reati predatori.

Fermato dalla Polizia locale: era senza patente e a bordo di un’auto intestata a un prestanome
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Il potenziamento dei servizi di controllo della Polizia Locale finalizzato alla prevenzione dei reati predatori e della sinistrosità stradale ha portato nelle ultime ore al deferimento in stato di libertà di un cittadino peruviano domiciliato nel milanese, irregolare sul territorio italiano.

Fermato dalla Polizia locale: era senza patente

Nella notte una pattuglia del reparto Territoriale in Strada Bresciana, ha notato una un’Alfa romeo diretta verso il centro, che, alla vista della pattuglia, rallentava vistosamente la marcia. Il veicolo veniva così fermato e, alla richiesta dei documenti identificativi e di guida, il conducente consegnava un permesso internazionale di guida, scaduto di validità, unitamente ad un passaporto rilasciato dalle autorità peruviane accompagnando il tutto da un certo nervosismo. Alla richiesta sul perché si trovasse a Verona la persona comunicava di essere a Verona, proveniente da Milano, per una visita turistica della città.

Notando un certo nervosismo gli operanti decidevano di approfondire i controlli dapprima sul veicolo che, grazie al sistema GIANO in dotazione agli agenti scaligeri, risultava intestato ad un prestanome italiano residente a Milano, e proprietario di ulteriori 20 veicoli di cui alcuni già segnalati per reati predatori.

Veniva inoltre effettuato un controllo sul passaporto che presentava un unico timbro di ingresso sul territorio europeo apparentemente emesso all’aeroporto di Amsterdam.

Usava documenti falsi

La persona veniva quindi accompagnata al Comando di Polizia locale per compiere le operazioni di fotosegnalamento. Con l’ausilio degli operatori del Laboratorio Analisi Documentale si individuava il timbro di ingresso in area Schengen oggetto di contraffazione ma, cosa più importante, l’utilizzo, da parte del fermato, di un passaporto di altra persona il tutto avvalorato da una perizia biometrica di raffronto tra la fotografia, nonostante la quasi totale somiglianza, sul documento e la persona in stato di fermo.
Emergevano, con il vero nominativo, plurimi precedenti di polizia per uso di documenti falsi, furti e reati contro la persona.

La persona, in accordo con il magistrato di turno, veniva deferito per sostituzione di persona, reiterazione per guida senza patente e i documenti identificativi sequestrati. Sul veicolo sono stati trovati ulteriori elementi utili per risalire all’intestatario fittizio e ad altri reati effettuati nella zona di Milano. Il veicolo è stato sottoposto a confisca e affidato alla depositeria giudiziaria in attesa della radiazione.

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