Intervento della Polizia

Fermato in stazione Porta Nuova con una carta d'identità falsa

Un 36enne moldavo è stato condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione da scontare nel paese di origine, disposta la sua immediata espulsione dall'Italia

Fermato in stazione Porta Nuova con una carta d'identità falsa
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Nel corso della mattinata di domenica 28 aprile 2024, il personale del Settore Operativo di Verona Porta Nuova ha eseguito l’arresto in flagranza di un cittadino moldavo di 36 anni per possesso di una carta di identità falsa valida all’espatrio.

Fermato dalla Polizia in stazione Porta Nuova

Il 36enne, sorpreso dalla presenza degli agenti del Settore Operativo Polizia Ferroviaria di Verona Porta Nuova impegnati nei controlli all’interno della stazione - affiancati dai militari dell’Esercito nel piano “stazioni sicure” - ha cercato invano di cambiare direzione nascondendo il proprio nervosismo per evitare il controllo.

Il suo anomalo comportamento, tuttavia, non è sfuggito ai poliziotti che lo hanno fermato e identificato. Dopo averlo accompagnato in ufficio, per verificare se la segnalazione di inammissibilità in area “Schengen” fosse attuale, lo scrupolo degli agenti si è concentrato sull’identità del giovane.

Presenta una carta d'identità falsa

Quest'ultimo ha esibito una carta di identità rumena, a prima vista regolare, per dimostrare la propria identità e potersi muovere liberamente all’interno dello spazio comunitario.

Ma già da una prima comparazione tecnica con lo “specimen”, messo a disposizione dal Ministero degli Affari Esteri rumeno, sono emersi elementi di prova gravi e sufficienti a ritenere che il documento potesse essere falso, procedendo al sequestro.

Condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione nel paese d'origine

Avuta la conferma dei sospetti dal Centro di Cooperazione Internazionale di Polizia di Thorl Maglen, lo straniero è stato dichiarato in stato di arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza.

Il giorno successivo, lunedì 29 aprile 2024, è stato poi condotto davanti al Giudice del Tribunale scaligero il quale, dopo aver convalidato la misura restrittiva, lo ha condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione da scontare nel paese di origine, disponendo la sua immediata espulsione dal territorio nazionale.

La procedura d’urgenza, sviluppata dall’Ufficio immigrazione della Questura di Verona, ha consentito il trasferimento del 36enne presso l’aeroporto di Milano Malpensa dove, già in serata, è stato imbarcato per la capitale Chisinau a disposizione delle autorità moldave che lo attendevano.

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