Nel quartiere San Massimo

Fermato ubriaco alla guida e con una targa falsa: trovato con 13 grammi di cocaina

Un 59enne, già noto alle autorità, è stato arrestato con l'accusa di detenzione di stupefacente ai fini di spaccio e guida in stato di ebbrezza

Fermato ubriaco alla guida e con una targa falsa: trovato con 13 grammi di cocaina
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Nelle prime ore di mercoledì 13 febbraio 2025, durante una perlustrazione del quartiere San Massimo, la Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Verona ha portato all'arresto di un 59enne italiano, già noto alle forze dell'ordine, per guida in stato di ebbrezza e detenzione di stupefacente ai fini di spaccio.

Ubriaco alla guida

I Carabinieri, impegnati in un servizio di sicurezza, hanno fermato un’autovettura con alla guida il 59enne che, visibilmente ubriaco, ha attirato l'attenzione dei militari.

I Carabinieri hanno subito accertato che il veicolo era sottoposto a alienazione per rottamazione dall’Agenzia del Demanio di Venezia. Inoltre, la targa risultava contraffatta. Al fine di chiarire meglio la situazione, il 59enne è stato condotto negli uffici del Comando Carabinieri.

Scoperta della droga e misure cautelari

Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato il 59ene in possesso di un involucro contenente 13,46 grammi di cocaina, oltre ad altri 0,21 grammi della stessa sostanza e un bilancino di precisione. Il ritrovamento ha suggerito che la droga fosse destinata alla vendita.

A seguito di questi ritrovamenti, il 59enne è stato arrestato con l'accusa di detenzione di stupefacente ai fini di spaccio. Inoltre, è stato segnalato per altri reati, tra cui appropriazione indebita, guida in stato di ebbrezza, falsità materiale e ideologica commessa da privato.

Il rinvio al giudice

Il 59enne è stato trattenuto nelle camere di sicurezza del Comando Carabinieri di via Salvo D’Acquisto. Nella mattinata del 14 febbraio, l’arresto è stato convalidato dal Giudice del Tribunale di Verona, che ha disposto la misura cautelare della presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria. Il processo è stato rinviato ad aprile 2025.

Il Comando Carabinieri di Verona ha sottolineato che, in base al principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza dell’indagato sarà accertata solo mediante una sentenza irrevocabile di condanna.

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