Fiera del Riso al tasta... salato? Pioggia di critiche

L’Ente Fiera non ci sta a ricevere tante critiche, e per questo ci ha spiegato le ragioni dei ritocchi ai prezzi

Fiera del Riso al tasta... salato? Pioggia di critiche
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L’Ente Fiera non ci sta a ricevere tante critiche, e per questo ci ha spiegato le ragioni dei ritocchi ai prezzi

«E’ come se per la festa dell’uva, che si svolge dalle mie parti, un bicchiere di bardolino venisse venduto a più dei normali due euro». «Permettetemi una critica: l’aumento a 6 euro del prezzo del risotto sconforta quelli come me». «Sei euro per un risotto è veramente esagerato, sicuramente questo sarà l’ultimo anno che andrò alla Fiera del Riso. Assurdo». «Commento positivo, ma l’aumento del prezzo per un risotto lo trovo un tantino esagerato, 6 euro a porzione. Per non parlare dei due euro di parcheggio... per fortuna i bagni sono gratis! Appuntamento da non perdere, ma ritengo che si stia tirando la corda un po' troppo». «Ho trovato un po’ eccessivo proporre un piatto a 6 euro, sapendo che viene servito su piatto e forchetta di plastica e con la cottura del momento: se arrivi appena sfornato bene, altrimenti prendi quello che è in pentola da un po'. Come si fa a venderlo a quel prezzo? La giornata è stata “economicamente” impegnativa!».

Queste sono solo alcune delle recensioni apparse sulla pagina Facebook ufficiale della Fiera del Riso di Isola della Scala, inaugurata lo scorso 13 settembre e che andrà avanti fino all’8 ottobre.

Martedì sera ci siamo recati a verificare quanto raccontato dai furibondi commentatori online. Vero, certamente, il pagamento richiesto, di due euro, per il parcheggio non custodito e realizzato in uno sterrato che con la pioggia diventa impraticabile. Falso il pagamento del bagno: quest’anno, a differenza dello scorso anno in cui effettivamente veniva chiesto l’obolo per poterli utilizzare, i wc sono «più o meno» gratuiti; all’ingresso dei bagni esterni una gentile signora, con la maglietta ufficiale della Fiera, chiede una donazione volontaria. Vero, chiaramente, il costo della porzione intera di risotto: 6 euro, e con il ticket si è liberi di scegliere quale si preferisce, dal classico all’isolana a quelli più ricercati. Aggirandoci tra i tavoli abbiamo intervistato alcuni visitatori, tra cui un mantovano giunto con tre amici e un’intera comitiva piemontese, che con 26 euro a testa ha avuto in cambio, dai propri organizzatori, viaggio, visita alle risaie e una porzione di vialone nano con il tastasal. Pur riconoscendo l’aumento dei prezzi, nessuno di loro ha posto particolare accento su questo, puntando invece sul valore dell’esperienza complessiva: «Ne vale sempre la pena». Roberto, veronese, è invece nostalgico: «Ci vengo da quando costava 3,50 euro, ora è eccessivo» ha commentato. Il calcolo è presto fatto: una famiglia di quattro persone, acquistando risotto e due bottigliette di acqua, spenderà 26 euro; con i due del parcheggio si toccano i 28. E, se andiamo nei giorni di pioggia, bisogna mettere in conto il lavaggio dell’auto, perché impossibile, poi, andare in giro. Tanto o poco per una Fiera nata come festa per gli isolani e per i veronesi, soprattutto per il «ceto medio»?

L’Ente Fiera non ci sta a ricevere tante critiche, e per questo ci ha spiegato le ragioni dei ritocchi ai prezzi: «Quest ’anno abbiamo deciso di offrire alcuni servizi gratuiti che risultavano a pagamento nelle precedenti edizioni, come l’uso dei servizi igienici, prima a 50 centesimi. Poi - continua la nota - sempre quest’anno la ricevuta di pagamento del parcheggio fieristico in zona Torre Scaligera dà diritto a un buono sconto di due euro sull’acquisto del risotto intero, andando così, di fatto, ad azzerare il costo del parcheggio stesso». Poi l’Ente entra nello specifico delle spese sostenute per tutte le novità 2017: «Ente Fiera deve far fronte all’aumento dei costi dovuto alla “cancellazione” dei voucher, che comporta un aggravio totale per il personale di circa il 40 per cento rispetto al 2016. Aggravio di costi che devono affrontare anche diversi operatori della Fiera, riserie in primis. E le riserie si sostengono con i risotti che vendono. La Fiera - continua il documento - ha anche messo in campo investimenti per manutenzioni non ordinarie e per rendere sempre più sicura e accogliente l’area fieristica, oltre che per coinvolgere il centro di Isola della Scala e i suoi esercizi, come accaduto con il percorso delle installazioni artistiche degli animali della risaia e della campagna». Un’altra novità sulla quale si è investito, è il Teatro del Gusto: «Eventi e cooking show con degustazioni gratuite e la partecipazione di ospiti dall’Italia e dall’estero. 

Al Palariso poi quest’anno si serve solo il certificato Nano Vialone Veronese Igp, ovvero una delle varietà di riso italiano con il più alto valore sul mercato e di eccelsa qualità». «Alla luce di quanto sopra Ente Fiera, in accordo con i principali attori, il consorzio di Tutela della Igp e le riserie, ha previsto un aggiornamento del prezzo del risotto a 6 euro; l’ultimo aggiornamento era stato nel 2011. Al contempo Ente Fiera ha deciso di mantenere a 4,50 euro il prezzo della prevendita terminata il 12 settembre». Un ultimo aspetto sottolineato dall’Ente: la Fiera propone 120 eventi, la maggior parte gratuiti, «eventi che spesso richiedono lavoro e investimenti ma che la rendono una manifestazione non paragonabile ad altre nell’intera provincia. I numeri della Fiera e i tanti complimenti, anche da fuori regione, confermano che si è lavorato nel modo giusto». In chiusura una frecciata a chi «soffia» sul fuoco, soprattutto sui social: «Molti altri grandi eventi e attrazioni hanno aggiornato i prezzi senza aver avuto la stessa “attenzione” della Fiera».

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