Fiera del riso, numeri da record

Sono 420.000 i risotti serviti, oltre 300 le persone di Isola della Scala che hanno trovato temporanea occupazione

Fiera del riso, numeri da record
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Sono 420.000 i risotti serviti, oltre 300 le persone di Isola della Scala che hanno trovato temporanea occupazione

Ancora una volta l'ultima edizione della Fiera del Riso di Isola della Scala, la cinquantesima per la precisione, supera la precedente. Nel 2015 i risotti serviti si erano attestati a quota 385.000, quest'anno il numero è salito a 420.000. Se si considerano anche i dolci, sempre a base di riso, il numero complessivo di piatti sfonda quota 500.000.

La manifestazione ha visto anche un importante ampliamento dell'area coperta, che, grazie alla hall d'ingresso, ha raggiunto i 13.600 metri quadrati.

Sono aumentati i visitatori provenienti da altre regioni, soprattutto da Emilia Romagna, Lombardia e Trentino, a dimostrazione del forte richiamo che la fiera riesce a generare.

Ma i numeri lusinghieri non finiscono qui. Questa è stata, infatti, l’edizione della Fiera che ha coinvolto il maggior numero di studenti e inoccupati di Isola della Scala allo svolgimento dei servizi essenziali in area fieristica. È stato così possibile retribuire circa 300 persone.

Stefano Canazza, sindaco di Isola della Scala, in conferenza stampa, ha parlato dei risultati della cinquantesima edizione: «La manifestazione ha raggiunto risultati importanti e si è cominciato a darle la forma di una vera e propria Fiera. Quest’anno, poi, abbiamo avuto modo di iniziare, o consolidare, importanti rapporti con Ente Nazionale Risi, Regione del Veneto e Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Dal punto di vista sociale manterremo la rotta sul percorso di coinvolgimento in Fiera delle persone di Isola della Scala che hanno bisogno di un lavoro, seppur temporaneo. Confermeremo, inoltre, le iniziative di solidarietà come quelle messe in atto in questa edizione per Telethon e Agaras. Infine, visti i numeri raggiunti da questa Fiera, abbiamo già cominciato a pensare a possibili soluzioni viabilistiche future».

 

 

 

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