Filippi, il «marangon» di giocattoli e sorrisi

«Ho cominciato da bambino, oggi sono 57 anni che pratico il mestiere del falegname. I miei articoli devono creare aggregazione»

Filippi, il «marangon» di giocattoli e sorrisi
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«Ho cominciato da bambino, oggi sono 57 anni che pratico il mestiere del falegname. I miei articoli devono creare aggregazione»

Da anni coltiva la passione per la costruzione di giocattoli in legno; per lui significa appagamento autentico, interiore, da assaporare in silenzio immerso nella pace del suo laboratorio, da raccontare sottovoce agli amici più cari o, con generosità, al primo passante interessato al mondo del legno. La sua passione è tesa alla conoscenza, alla scoperta, alla sperimentazione, alla condivisione e, soprattutto, si basa su una smisurata fede in Dio: Fiorenzo Filippi, il «marangon» (falegname, ndr) dal cuore buono, unico e inimitabile nel suo genere. «Ho cominciato da bambino e, oggi, sono 57 anni che pratico questo mestiere. Ho appreso quest ’arte – ci racconta Fiorenzo – lavorando, fino ai 25 anni, in una bottega qui a Buttapietra; dopodiché ho deciso di aprire una mia attività».

«La maestria nel lavorare il legno proviene da una vita passata a svolgere questa antica professione. Quando mi dedico alla fabbricazione di nuovi oggetti provo un’immensa felicità, non mi stanco mai di testare tecniche innovative e proporre giocattoli sempre diversi». «Questa occupazione», prosegue il falegname, «mi ha insegnato il significato di pazienza e forza di volontà: certi giochi, i più grandi, necessitano anche di un anno prima di essere pronti. La parte più difficile, poi, è realizzarli pensando già alla sicurezza dei bambini durante il loro utilizzo». Il «maragon», in passato, era una figura fondamentale. Egli lavorava il legno ricavandone attrezzi e oggetti utilissimi. Un tempo era con le sue variegate specializzazioni un artigiano immancabile insieme al fabbro, oggi, purtroppo, ne esistono sempre meno.

Fiorenzo, ancora concentrato sulla produzione di un articolo nonostante sia già sera, ci spiega com’è nata questa vocazione per i giocattoli: «Ho iniziato per puro piacere 16 anni fa e poi non sono più riuscire a smettere (ride, ndr). Ne ho creati più di mille, oltre a 140 strumenti musicali. Senza l’aiuto del Signore, però, non sarei mai riuscito a portare avanti, con questa costanza, i miei progetti. Quando non trovo l’ispirazione pregare mi aiuta a trovare l’impulso e il suggerimento giusto per produrre qualcosa di utile e piacevole per gli altri. Mi reputo, inoltre, una persona fortunata perché, anche dopo diversi anni, mi diverto ancora un mondo». Gli oggetti che prendono vita dalle esperte mani del signor Filippi vengono utilizzati nelle più disparate manifestazioni: «La soddisfazione e la gioia che provo è sapere che questi articoli faranno sorridere e rallegreranno tante persone e molti bambini, anche i meno fortunati; infatti, un carico di miei giocattoli è stato spedito anche in Africa e, inoltre, per quattro anni di fila alla “Città della Speranza” di Padova. Una parte, prossimamente, verrà inviata anche all’Abeo».

Sebbene l’attività di falegname non gli procuri grandi guadagni lui continua, con grande amore e chiedendo solamente un piccolo contributo, nella sua missione: «Non lo faccio per soldi ma per passione. Quando mi invitano alle varie manifestazioni chiedo solo una ricompensa per coprire le spese del trasporto». Il mastro buttapietrino oltre ad essere un grande inventore ha anche un cuore d’oro: «Vado abitualmente nelle case di riposo a fare spettacoli munito dei miei strumenti musicali (fisarmonica, chitarra, mandolino, tastiera) e dei miei giochi; gli anziani si divertono e io con loro».

«Gli articoli che fabbrico», ci rivela Fiorenzo mostrandocene alcuni, «sono ricavati da materiali che la gente non utilizza più. Sinceramente non credo che ce ne sia uno più bello, tutti sono particolari e hanno una loro storia. Il mio intento è di renderli utilizzabili da più persone possibili. Devono creare aggregazione e non isolamento». L’artigiano ha costruito tricicli, carriole, megafoni, bruchi, hula hoop, aerei e un’infinità di altre cose; ha fatto svagare bambini e genitori di tutte le età; i suoi giochi sono arrivati addirittura in Kenia e hanno allietato anche anziani e disabili; Fiorenzo Filippi nel suo laboratorio non confeziona soltanto pezzi di legno ma qualcosa di più prezioso e dal valore incalcolabile: sorrisi, altruismo, unione e umanità.

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