Un intervento in tempo record dei Carabinieri della Radiomobile ha permesso di bloccare un minorenne subito dopo un furto aggravato ai danni di una donna. Tutto è iniziato attorno alle 13:10, quando la vittima ha ricevuto una telefonata da un sedicente “Comandante Russo” dei Carabinieri di Brescia. Con tono autoritario, l’uomo le ha raccontato che il fratello era rimasto coinvolto in un grave incidente e che, per agevolarne il rilascio, serviva un risarcimento immediato.
Poco dopo, alla porta della donna si è presentato un giovane inviato dal falso comandante. Con la scusa di fotografare i beni come garanzia, è entrato in casa e, approfittando di un momento di distrazione della vittima, ha arraffato monili in oro e denaro contante già raccolti. Insospettita dal suo atteggiamento, la donna ha cercato di fermarlo, ma il ragazzo è fuggito salendo su un taxi in attesa.
L’inseguimento e l’arresto
Determinante è stata la prontezza di una vicina di casa che, trovandosi a passare in auto, ha raccolto le grida d’aiuto e ha inseguito il taxi, riuscendo a fotografarne la targa. L’informazione, trasmessa subito al 112, ha permesso ai Carabinieri di attivare un coordinamento immediato con la centrale operativa e la cooperativa Radio Taxi di Verona.
Il veicolo è stato individuato e bloccato prima che raggiungesse la stazione di Porta Nuova. A bordo, i militari hanno trovato il giovane truffatore ancora in possesso del bottino: un sacchetto contenente numerosi gioielli e una consistente somma di denaro.
Il ragazzo, un 17enne residente nel napoletano, è stato arrestato e trasferito all’Istituto Penitenziario Minorile di Treviso su disposizione del Pubblico Ministero presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia. La refurtiva è stata interamente restituita alla legittima proprietaria, che – pur scossa – ha potuto riabbracciare i propri beni grazie alla collaborazione tra cittadini e Forze dell’Ordine.