A Povegliano Veronese

Da un mese ai domiciliari la maestra che strattonava e maltrattava i bambini dell'asilo

Inchiodata dalle telecamere nascoste dai Carabinieri: la 44enne arrivava a farli piangere

Da un mese ai domiciliari la maestra che strattonava e maltrattava i bambini dell'asilo
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Avrebbe strattonato e percosso alcuni suoi piccoli alunni, arrivando persino a farli piangere fino allo sfinimento. Sono queste le ipotesi di accusa per cui una maestra 44enne di una scuola dell'infanzia di Povegliano Veronese è finita sotto indagine da parte dei Carabinieri di Villafranca di Verona. Nei suoi confronti è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari (in copertina: immagine di repertorio).

Povegliano Veronese, maestra d'asilo finisce ai domiciliari

Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verona su richiesta della Procura, è stato eseguito nel pomeriggio di venerdì 24 gennaio 2025 dai Carabinieri di Villafranca di Verona. Una maestra d'asilo di 44 anni, che lavora in una scuola dell'infanzia di Povegliano Veronese, è finita agli arresti domiciliari per maltrattamenti ai danni di alcuni piccoli alunni.

La misura cautelare è scaturita da un'articolata indagine avviata dai Carabinieri che, a seguito delle denunce presentate dallo scorso novembre 2024 da alcuni genitori che avevano segnalato disagi e problematiche, hanno piazzato in alcune aule della scuola diverse telecamere nascoste al fine di raccogliere quanti più elementi possibili per incastrare la maestra. Dall'analisi dei filmati, i militari hanno potuto così trarre un quadro generale sufficiente per portare il caso contro la 44enne al Gip.

La maestra, dagli indizi raccolti, è ritenuta responsabile di atteggiamenti aggressivi e intimidatori ai danni dei bambini che le sono stati affidati: nel dettaglio sarebbe arrivata persino a strattonarli, lasciandoli piangere fino allo sfinimento, e in alcuni casi anche a percuoterli.

Le attività, svolte con la massima celerità sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, non hanno evidenziato ruoli e responsabilità di persone diverse dall’indagata. Si rappresenta, infine, che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.

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