Furti e rapine contrastate dalle operazioni di polizia

Furti e rapine contrastate dalle operazioni di polizia
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Continuano incessanti i servizi messi in campo dalla Polizia di Stato per contrastare rapine e furti che ultimamente stanno interessando alcuni Comuni della provincia di Verona.

Nella serata di ieri è stato disposto dal Questore di Verona un mirato servizio di controllo del territorio in ambito provinciale, quale risposta pronta ed efficace, a garanzia della sicurezza pubblica e contro ogni forma di illegalità. Nel mirino dei controlli straordinari di prevenzione e sicurezza il Comune di Legnago dove, dalle ore 18 e fino alla successiva mezzanotte di ieri, una task force di poliziotti della Questura scaligera, composta da agenti della Squadra Mobile, Polizia Amministrativa e dell’Immigrazione, insieme agli uomini dei Reparti di Prevenzione Crimine del Veneto, secondo un piano coordinato con la Compagnia Carabinieri del luogo, hanno perlustrato vie, piazze e l’area della Stazione ferroviaria.

Questo il bilancio dell’attività svolta:
- 39 persone identificate e controllate, di cui 10 con numerosi precedenti penali (pregiudicati) e di polizia (denunciati all’autorità giudiziaria);
- 1 straniero extracomunitario è stato invitato presso l’Ufficio Immigrazione al fine di regolarizzare la posizione sul territorio nazionale
- 8 veicoli controllati; al conducente di uno dei mezzi, un cittadino marocchino, è stata rilevata una contravvenzione al codice della strada.

Una serie di controlli e verifiche hanno interessato 3 esercizi pubblici, alcuni di essi ubicati nei pressi della Stazione. All’interno di uno dei locali, oltre a diversi pregiudicati è stato trovato un minore di nazionalità rumena in possesso di una pistola ad aria compressa (pistola CO2), nascosta all’interno dello zaino, marca KHC Automatic Airsoftgun, priva di tappo rosso. Tenuto conto che tale pistola non poteva essere portata fuori dall’abitazione senza giustificato motivo (rientra tra quelle indicate all’art.1 del D.M. 9 agosto 2001, n.362), nè il ragazzo aveva adottato le necessarie cautele di diligenza nel trasporto che la legge impone, alla madre, giunta sul posto, è contestata la violazione amministrativa prevista che va da un minimo di 516 euro ad un massimo di 3.098 euro.

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