Giorgio, sindacalista «mangiafuoco»

Ferrari, 54 anni, lavora alla Cisl e presta consulenza anche a Villafranca: è un artista «eclettico»

Giorgio, sindacalista «mangiafuoco»
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Ferrari, 54 anni, lavora alla Cisl e presta consulenza anche a Villafranca: è un artista «eclettico»

Chi entra nella nuova sede Cisl di Villafranca, in via Messedaglia, ha due possibilità: rimanere sorpreso o fare finta di non esserlo. Giorgio Ferrari, 54 anni, è uno stimato funzionario del sindacato cattolico ormai da trent’anni, e dal 2006 è responsabile dello sportello Aicav, Associazione intercategoriale dell’artigianato veronese.

La sua peculiarità è che nel suo armadio non ci sono vestiti gessati o cravatte artigianali, ma solo abiti molto, molto particolari. Giorgio è infatti la rappresentazione in carne ed ossa di come si immaginava Mangiafuoco in Pinocchio.

«Ho sempre avuto un modo particolare di vestire, mi piace perché mi sento a mio agio così e mi identifica» ci racconta l’uomo nel suo ufficio, mentre gioca con la decina di anelli che porta alle dita di entrambe le mani: teschi e stelle a cinque punte. «No, non mi ha mai danneggiato questo modo di vestire, ormai i miei capi si sono abituati, credo che a loro e ai nostri iscritti interessi di più cosa posso fare per loro anziché la mia barba lunga o i miei anelli strani» ci risponde Ferrari. Ma Giorgio non è solo apparenza: il fuoco, in effetti, non lo mangia, ma lo sputa: «A 17 anni abitavo al Saval, un quartiere di Verona all’epoca molto particolare, a rischio.

Con un gruppo di giovani ci inventammo di fare gli artisti di strada per intrattenere i ragazzi: sputafuoco, trampoli, giocoleria. Poi ho fatto anche
teatro con il “Gruppo Ragnatel a” e il “Giovane Teatro Veronese” dialettale; insomma, ero attratto dall’arte nelle sue varie forme». Il nostro «Mangiafuoco» si ferma fino al 2000 a causa del lavoro, essendo sempre in trasferta, per poi riprendere la «carriera».

Diventa uno dei più apprezzati artisti strada per il suo aspetto fisico ma anche per la straordinaria capacità interpretativa: partecipa a rievocazioni, intermezzi di teatro di strada e, soprattutto, a spettacoli con il fuoco: «Lo scorso anno con la mia compagnia di Volta Mantovana, “L’Ordallegri”, abbiamo fatto ben 42 weekend di spettacoli in tutta Italia; ci manca solo Puglia, Basilicata, Calabria e Val d'Aosta. Faccio parte anche degli “Arcieri e balestrieri di Mastino”» spiega l’uomo.

Giorgio viene considerato un «druido celtico» e pratica la radioestesia, fenomeno di sensibilità alle radiazioni che sarebbero emanate da oggetti
nascosti, percepibili nella torsione di una bacchetta o nell’oscillazione di un pendolo, e la cartomanzia: «Ho trascorsi cattolici, come tutti, mentre ora sono più “animista”, mi sono avvicinato alla cultura della natura».

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