Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada: Veneto maglia nera per gli incidenti mortali
L'associazione Avisl Onlus ha scelto Verona per accendere i riflettori sulla necessità di investire nella sicurezza stradale...

In numeri in tutta Italia fanno davvero impressione. E in Veneto, purtroppo, la tendenza è tra le peggiori nello Stivale. Ma cosa si può fare per ridurre questo fenomeno?
Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada: Veneto maglia nera per gli incidenti mortali
"Purtroppo la nostra triste famiglia di vittime della strada si allarga giorno dopo giorno. E quello che mi pesa di più è che proprio mentre noi stiamo parlando, sta succedendo qualcosa di brutto".
Solo nei primi sei mesi dell'anno che sta per finire, si sono registrati in Italia oltre 81mila incidenti stradali che hanno provocato la morte di 1450 persone, oltre a 110mila feriti.
Una media di oltre 450 incidenti, 8 morti e 602 feriti ogni giorno. Ieri si è celebrata la giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. E l'impegno, da parte di tutti, deve essere quello di raggiungere l'obiettivo di dimezzare, almeno, queste cifre entro il 2030.
"Bisogna fare di più per la sicurezza stradale - ha spiegato Domenico Musicco, presidente di Avisl - Servono più controlli sulle strade, più alcol e droga test e più istruzione nelle scuole. Non si può parlare solo di bollette del gas ma anche della vita dei nostri giovani".
I parenti delle vittime di incidenti stradali si sono dati appuntamento a Verona per la manifestazione nazionale dell'associazione Avisl. E i dati emersi sono tremendi.
Nel 2021 il Veneto è la regione con più lutti, 285 su 2875 in tutta Italia. In altre parole il 10 per cento. Un solo dato è, per così dire, confortante: il trend. Dagli anni 90 i decessi diminuiscono. Solo l'anno scorso, tuttavia, rispetto all'anno prima, si è registrato un 15 per cento in più. E ora sembra tutto pronto in Veneto per lo start dell'osservatorio...
"Serve per vedere insieme le iniziative migliori da mettere in campo per la sicurezza - ha continuato - Controlli come detto, anche per evitare le stragi del sabato sera".
Alla manifestazione di Verona c'era anche il dirigente della Polizia stradale che ha fatto il punto della situazione su scala nazionale, cercando però di guardare al futuro con ottimismo, accettando le sfide del domani.
Non solo Verona: l'associazione a Roma
"È stata una forte emozione vedere tante famiglie riunite a Roma nello stesso dolore per la perdita dei propri angeli, pregare insieme nel corso della celebrazione della S. Messa presieduta dal Vescovo Monsignor Paolo Ricciardi e poi in piazza San Pietro durante l’Angelus di Papa Francesco".
Così Alberto Pallotti e Biagio Ciaramella, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada Odv, che riunisce l'Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV e l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV, che insieme a Elena Ronzullo, presidente dell'Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv, hanno manifestato soddisfazione per l’evento che si è svolto nella capitale, domenica 20 novembre, in occasione della Giornata Mondiale per le Vittime della Strada.
"C’è stata una grande partecipazione alla preghiera del Vescovo – hanno detto Pallotti, Ciaramella e Ronzullo - che ci ha consegnato un documento prima di andare insieme a piazza San Pietro. La forte pioggia non ci ha fermato, i nostri angeli ci stanno vicino".
La Giornata, dedicata a coloro che hanno perso la vita sull’asfalto e alle loro famiglie, deve far riflettere sul dolore dei familiari delle vittime e sull’importanza di avere strade sicure e automobilisti prudenti e rispettosi del codice della strada. Sulle strade italiane muore una persona ogni tre ore, un bilancio tragico per il quale non sono stati presi, finora, provvedimenti efficaci. Una speranza è giunta nella Giornata Mondiale delle Vittime della Strada con i messaggi delle Istituzioni e della Chiesa, che hanno incitato le Associazioni a proseguire la lotta intrapresa ormai da anni e si sono impegnate a garantire strade più sicure e controlli maggiori.
Vicinanza ai familiari delle vittime è stata espressa da Papa Francesco durante l’Angelus: "Cari fratelli e sorelle, oggi è la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada. Vi sono vicino, continuate a lavorare, andate avanti e che il Signore vi benedica e la Madonna vi protegga e non dimenticate per favore di pregare per me".
Non si è fatto attendere il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ricordando le vittime degli incidenti stradali ha parlato di sofferenza inaccettabile: "L’elevato numero di persone che perdono la vita o che rimangono gravemente ferite sulle nostre strade costituisce una sofferenza sociale inaccettabile. Le vittime del traffico stradale sono un prezzo che la comunità non può tollerare. In questa Giornata mi unisco nel ricordo delle vittime e dei feriti ed esprimo vicinanza ai loro familiari".
"Come Presidente del Consiglio voglio garantire l'impegno del Governo affinché le strade italiane siano sempre più sicure. Lo onoreremo con l'intensificazione dei controlli sui luoghi dove avviene il maggior numero di incidenti", scrive il premier Giorgia Meloni, "e con la promozione di una cultura della sicurezza e della responsabilità, lanciando tra l'altro una campagna di prevenzione su alcool e droga, causa di non pochi sinistri, nonché con interventi sulle infrastrutture e con il potenziamento dei sistemi di mobilità pubblica".
Le Associazioni chiedono ora a gran voce che il Parlamento promulghi leggi efficaci per evitare gli omicidi stradali.
"Noi diciamo no al patteggiamento, no al rito abbreviato, no agli arresti domiciliari», hanno dichiarato i presidenti Pallotti, Ciaramella, Ronzullo, "per chi commette un omicidio stradale si dovrebbero aprire le porte del carcere e non è ammissibile essere sempre contro le vittime delle strade". "Chiediamo ai parlamentari – hanno concluso i tre presidenti - di modificare le legge sull’omicidio stradale, noi continueremo le nostre battaglie per chiedere pene maggiori per coloro i quali commettono questo reato. Chiediamo giustizia per le vittime della strade e per loro famiglie".



