Giovane annegato, esplode il tam-tam: "C'è un video"

Tra i giovani circolano voci incontrollate. Ecco cosa si sa ad oggi.

Giovane annegato, esplode il tam-tam: "C'è un video"
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Tra i giovani circolano voci incontrollate. Ecco cosa si sa ad oggi.

"Buongiorno riguardo la faccenda del ragazzo annegato: è appena tornata mia figlia da scuola ed avrebbe parlato con alcuni compagni vicini anche al ragazzo e si vocifera che lui non sapesse nuotare e che probabilmente potrebbe anche essere stato spinto. Oppure un gioco finito male; rendete pubblica questa informazione affinché le autorità possono fare un po' più di luce sul caso".

"Buongiorno, sono una studentessa di Verona. Non conoscevo Kadim, ma oggi ho sentito due ragazze dietro di me che dicevano che avrebbe lasciato una lettera prima di buttarsi".

Questi sono solo due dei messaggi che Villafranca Week ha ricevuto nelle ore successive al ritrovamento del corpo del 17enne senegalese Kadim Ndiaye, annegato ieri nel canale Virgilio nei pressi del Ponte Visconteo di Valeggio e ripescato cadavere alle 00.45 dai sommozzatori dei Vigili del fuoco di Venezia.

Tutte queste storie risultano al momento totalmente infondate: allo stato attuale, secondo le autorevoli fonti che abbiamo potuto consultare, le dichiarazioni de tre testimoni, amici della vittima, sarebbero perfettamente coerenti: Kadim si sarebbe spogliato, avrebbe riposto in ordine i vestiti e si sarebbe lanciato in acqua per un semplice bagno. Subito dopo avrebbe iniziato ad annaspare venendo inghiottito in circa tre metri d'acqua senza che gli amici, rimasti sull'argine, potessero aiutarlo.

Un altro aspetto che depone a favore della versione ufficiale è il fatto che proprio i tre amici avrebbero chiamato il 112 e avrebbero atteso in loco l'arrivo dei soccorsi: se si fossero macchiati di una responsabilità così grande, come averlo spinto in acqua, perché avrebbero atteso i Carabinieri, rischiando di contraddirsi e venire coinvolti?

Nel pomeriggio si è diffusa la notizia dell'esistenza di un video che avrebbe ripreso l'accaduto, e in cui si vedrebbre Kadim spinto in acqua per gioco dai suoi amici. Tutte le vie percorse per verificare questa notizia si sono rivelate, ad oggi, vane. Ma soprattutto: se davvero questo video esistesse e fosse stato girato dagli amici, per quale ragione lo avrebbero mostrato anche ad un'altra sola persona, rischiando di essere "scoperti"?

Le indagini sono in corso e proseguono nel più stretto riserbo. Il tam tam, però, ha prodotto i primi effetti: in mattinata il fratello di Kadim, giovane che lavora nella sicurezza privata ad Avesa, si sarebbe presentato ai Carabinieri chiedendo se le notizie che circolano sui social e nelle chat degli studenti fossero fondate o meno.

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