Tragedia Salò

Greta e Umberto, i due imputati in aula: l'appello del papà di Garzarella

Delusione da parte dei genitori dei due giovani.

Greta e Umberto, i due imputati in aula: l'appello del papà di Garzarella
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Greta e Umberto, ieri (venerdì 25 febbraio) è stata scritta un' ulteriore pagina del percorso giudiziario alla ricerca della verità e finalizzata a fare luce sulle responsabilità. In aula presenti anche gli amici di Greta con un fiocchetto arancione, il suo colore preferito.

Greta e Umberto, i due imputati in aula

A presenziare i due imputati: Patrick Kassen e Christian Teismann. Il primo a prendere la parola è stato Kassen il quale ha ripercorso la giornata di quel sabato 19 giugno: ha raccontato di aver pranzato a Garda (sulla sponda veronese del lago) con l'amico Teismann per poi ritornare a Salò per assistere al passaggio della MilleMiglia.

La cena è stata poi consumata in un ristorante di San Felice del Benaco, pasto a cui ha fatto seguito il rientro a Salò e, a seguire, il tragico impatto. Kassen ha voluto premettere di essere frequentatore del lago di Garda da quando aveva 13 anni e di aver conseguito la patente nautica all'età di 21 anni. Ha però confessato di non essere a conoscenza del fatto che la velocità massima da mantenere in notturna fosse di cinque nodi, affermando che, quella sera  stava viaggiando ad una velocità compresa tra i 9 e i 10 nodi. In merito al video che ha fatto il giro del mondo e che lo vede cadere in acqua dal motoscafo che stava facendo rientro al rimessaggio Arcangeli, Kassen fa delle precisazioni: ha infatti affermato di non essere caduto in acqua perché ubriaco ma perché in quel momento Teismann che si trovava al timone (si era messo alla guida dopo l'impatto), avrebbe dato gas provocando uno sbilanciamento dell'imbarcazione causando così la perdita di equilibrio dell'amico.

L'appello

Da parte dei genitori, sia di Greta sia di Umberto, tanta delusione per via di quella che da loro è stata definita una discrepanza tra quanto testimoniato e quanto documentato da video ed atti.

Come riporta Prima Brescia, Enzo Garzarella (papà di Umberto), in particolare, ha lanciato un appello al proprietario del motoscafo che, stando alla testimonianza di Kassen, avrebbe superato il Riva Aquarama subito dopo il terribile schianto contro il gozzo in legno. Secondo quanto riportato da Kassen si tratterebbe di un altro Riva che sarebbe passato accanto a loro mentre erano fermi a controllare i danni dopo lo scontro, ribadendo di non essersi accorti del gozzo in legno ma convinti di aver impattato contro qualcosa di più piccolo, come un ramo.

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