Gruppi di preghiera contro Manson? Falso

Alcuni fedeli in contatto con i sacerdoti del territorio smentiscono. La notizia nel frattempo è diventata virale e la città rischia di essere derisa da tutti

Gruppi di preghiera contro Manson? Falso
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Alcuni fedeli in contatto con i sacerdoti del territorio smentiscono. La notizia nel frattempo è diventata virale e la città rischia di essere derisa da tutti

«Le nostre parrocchie non hanno organizzato alcuna iniziativa di preghiera, né ci sono gruppi definiti che si sono attivati in tal senso». Questo il commento di alcuni fedeli che avevano contattato sacerdoti del territorio, in seguito a quanto emerso ed evidenziato da alcuni organi di stampa (anche nazionali) su presenti gruppi e raduni di preghiera contro Marilyn Manson. E continuano: «Con alcuni amici si era pensato di chiedere ai nostri sacerdoti l'apertura delle chiese il 26, per consentire la preghiera di riparazione e l'adorazione eucaristica in cui incontrare Gesù vivo, silenzioso, di altri cristiani. Una preghiera non contro qualcuno, come ha detto bene il nostro vescovo, ma per la conversione dei cuori più duri. Ma poiché la linea dei nostri sacerdoti è stata quella di un basso profilo per non alimentare incomprensioni e inutili polemiche, ci siamo attenuti senza insistere ulteriormente o proporre alcunché».

Chiaro dunque, non vi sarà alcun incontro di preghiera. Sui social tuttavia nel frattempo «gira» una petizione destinata a sindaco e Giunta comunale e un evento che invita i villafranchesi a radunarsi con tanto di veglie, rosari e preghiere per contrastare l’arrivo del cantante. Quest’ultimo però si è rivelato soltanto uno scherzo, nel quale però in molti sono caduti. E la conferma arriva dallo stesso creatore David Pavoni, per nulla villafranchese, che ha confermato: «E’ nato tutto per ridere, proprio per prendere in giro quelle persone che la pensano diversamente da altre. La cosa bella è che molte di loro mi hanno subito contattato, chiedendomi dove e quando si sarebbero svolti i raduni. Dal mio punto di vista, inoltre, di male in giro ce n’è ben di più e ben più grave».

In merito, dopo le parole di Nicola Terilli, è intervenuto anche il sindaco Mario Faccioli, che sul proprio profilo facebook ha scritto: «Mi permetto di scrivere con la preghiera e il rispetto di non ricevere commenti in merito. Preghiera e rispetto di un credente, di un padre di famiglia con tanti difetti e con l’aggravante di essere il sindaco della città di Villafranca. Sono mesi che continuiamo a leggere prese di posizione contro un concerto all’interno del cartellone del Villafranca Festival. La scelta artistica non è però dell’Amministrazione». L’Amministrazione infatti, come già spiegato da Terilli, non ha ritenuto di farsi carico economicamente di eventi che necessitano finanziamenti importanti e rischi di impresa ma di avvalersi di una società esterna.

«Voglio richiamare tutti - scrive Faccioli - al senso di comunità e rispetto. Sono credente e non per questo mi devo sentire minacciato. Posso assicurare che la mia fede forte o fragile che sia rimane intatta anche al passaggio a Villafranca di questo signore. Stesso concetto vale per mia moglie, le mie figlie, i miei genitori e tutti i miei cari. Trovo aberrante certe prese di posizione da persone che ritengono di essere paladini di verità, portatori di sante croci, che pregano per pioggia e tempesta, che raccolgono firme, che fanno sedute di preghiera. A tutte queste persone chiedo umilmente di porre attenzione a questi comportamenti. La mia fede non semina odio, non costruisce muri e attenzione a seminare odio. Non accetto che il mondo della mia fede, frequentato quotidianamente dalla mia famiglia la faccia sentire diversa e odiata. Non trovo giusto confondere valori e ruoli. Non si entra nella laicità di un comune con l’arroganza, pensando di avere la verità».

E ancora. «Secondo punto: da padre e marito richiamo me stesso e tutti voi al grande compito educativo nei confronti dei nostri figli. Il nostro grande compito è educarli a distinguere il bene e il male, ad essere forti nei valori che gli trasmettiamo, ad affrontare il mondo dove le diversità vanno rispettate e le prevaricazioni combattute con fede religiosa o fede di valori che sia, senza odio, senza violenza ma con la forza dello spirito. Educarli al rispetto degli altri. Terzo punto: parla il sindaco. Attenzione a confondere i valori, dall’imposizione dei valori. La nostra comunità è complessa per le diversità, la forza e le fragilità. Pur da credente integralista non mi sono mai permesso di usare il mio ruolo per spingere contro qualcuno. Dove la scelta politica era amministrativamente e giuridicamente consentita ho sempre approvato progetti e finanziato istituti dove sistema educativo e formativo andasse nella direzione di valori condivisi dalla comunità. Con il mondo della chiesa e delle parrocchie ho sempre portato rispetto, partecipazione e condivisione quando mi è stato chiesto. Il sottoscritto e la mia amministrazione non si è mai permessa di dire o entrare nei meriti delle loro scelte. Vedo che invece quel mondo non solo sta spaccando una comunità ma sta interferendo e seminando odio. Vi prego fermatevi. Fermatevi non per me ma per tutti quelli che costringete a schierarsi, per tutti quelli che rischiano di non capire. Chi vuol far politica lo faccia non utilizzando la fede, chi è uomo di fede non faccia politica». Per la cronaca i biglietti sono tutti esauriti.

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