Il 40% dei ricavi era "in nero", nei guai una pizzeria veronese
Sequestrati strumenti elettronici che consentivano di occultare sistematicamente il 40% dei ricavi

Sequestrati strumenti elettronici che consentivano di occultare sistematicamente il 40% dei ricavi
Carabinieri e Guardia di Finanza sono al lavoro perquisendo i ristoranti del gruppo "Peperino".
Le pizzerie-ristoranti della catena sono presenti a Verona, Milano, Trieste, Udine, Pordenone, Conegliano Veneto e Napoli.
La Dda ipotizza il trasferimento fraudolento di valori ed il riciclaggio aggravato dal metodo mafioso.
Sono stati sequestrati strumenti elettronici che consentivano di occultare sistematicamente il 40% dei ricavi effettivamente realizzati grazie a un software installato sui terminali che generava una doppia contabilità fiscale, con un fatturato "in nero" che la Guardia di Finanza ha calcolato intorno al 40% del totale realizzato negli ultimi anni dal gruppo.
Questa evasione, a detta degli investigatori, ha contribuito all'espansione di "Peperino" sul territorio attraverso l' apertura di vari ristoranti e pizzerie gestiti, per la maggior parte, da personale di origine napoletana selezionato appositamente da Savarese.