Il Carabiniere intima l'alt ma lui non si ferma e lo travolge con l'auto
Per fortuna il militare dell'Arma rimasto "attaccato" alla vettura se l'è cavata solo con qualche graffio
Invece di fermarsi al segnale dei Carabinieri, lui ha tentato la fuga. L'inseguimento a folle velocità, però, è terminato con un arresto. E con la scoperta di un traffico di droga di grande entità...
Il Carabiniere intima l'alt ma lui non si ferma e lo travolge con l'auto
La paletta che si alza. Un segnale difficile da non comprendere: per tutti, infatti, vuol dire una sola cosa... fermarsi. E lui, un giovane originario del Marocco, lo sa bene. Tanto che diminuisce la velocità del veicolo che sta conducendo, rallenta, fino quasi a fermarsi. Ma poi preme il pedale sull'acceleratore e se ne va, travolgendo il Carabiniere che resta "attaccato" alla vettura per diversi metri. Il militare dell'Arma, per fortuna, quasi miracolato, se la cava con qualche graffio.
I colleghi però partono all'inseguimento del soggetto che tenta la fuga rocambolesca, a tutta velocità, per diversi chilometri. Fino a quando i Carabinieri non hanno la meglio. E cosa è spuntato fuori quando è avvenuto l'arresto? Semplicissimo. Il giovane era uno spacciatore.
Questo episodio si è verificato all'inizio dell'anno a Cologna Veneta e ieri, giovedì 30 novembre 2023, i militari dell'Arma della compagnia di San Bonifacio con i colleghi di Lonigo e il personale del Nucleo Carabinieri Cinofili di Torreglia, hanno dato esecuzione a un'ordinanza del Giudice per le indagini preliminari di Vicenza di applicazione di misure cautelari personali a carico di quattro persone, tutte di origine marocchina, dedite a vario titolo, alla vendita di cocaina e hashish tra le province di Verona, Vicenza e Padova.
Si è appreso, poi, che parte del provento dell'attività illecita veniva riciclata e trasferita materialmente all'estero per essere reinvestita. Due arrestati si trovano ora nel carcere di Verona a disposizione dei Magistrati; il terzo agli arresti domiciliari presso la propria residenza nel vicentino, mentre all’ultimo è stato notificato il provvedimento di divieto di dimora nella Regione Veneto.