Questura di Verona

Il furto come "stile di vita": in carcere ladro di biciclette salernitano

Il giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere dopo i ripetuti episodi contestati all'uomo.

Il furto come "stile di vita": in carcere ladro di biciclette salernitano
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Risale allo scorso aprile la prima occasione nella quale il 32enne salernitano si è trovato faccia a faccia con gli agenti

Custodia cautelare in carcere

È stato incastrato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Verona il ladro di biciclette nei confronti del quale, ieri, venerdì 7 agosto 2020, il giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere. Risale allo scorso aprile la prima occasione nella quale il 32enne salernitano si è trovato faccia a faccia con gli agenti che, insospettiti da un annuncio di vendita online, hanno simulato di essere dei potenziali acquirenti e si sono presentati all’appuntamento con l’uomo – scopertosi poi essere ricettatore di quel velocipede, provento di furto, che intendeva vendere.

Recidivo

Il mese successivo, invece, il trentaduenne è stato sorpreso dalle forze dell’ordine in via Negrelli, nei pressi di un condominio nel quale era riuscito ad introdursi e dal quale aveva tentato di sottrarre due biciclette di proprietà d’un residente. A giugno, di nuovo, era riuscito a forzare, con l’uso di una trancia, il lucchetto di un garage e si era impossessato del velocipede che il titolare custodiva nella rimessa. Non contento, nella stessa nottata, l’uomo si era introdotto in un altro box, all’interno del quale era stato beccato dagli agenti.

Un vero e proprio stile di vita

L’attività investigativa svolta dai poliziotti negli ultimi mesi ha, dunque, consentito di far ritenere che l’indagato avesse strutturato la propria vita impostandola sulla commissione di atti predatori, con modalità denotanti un vero e proprio modo di vivere. La sua personalità, i precedenti penali plurimi – tutti per reati contro il patrimonio – e la tendenza comprovata a reiterare questo genere di crimini, hanno indotto il giudice ad accogliere la richiesta del P.M. di adozione, nei confronti del trentaduenne, della misura cautelare della custodia in carcere, eseguita dai poliziotti della Mobile proprio nella giornata di ieri.

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