Il Lungadige di Verona dalle origini ad oggi: la mostra

In 100 immagini storiche il racconto degli imponenti lavori che ridisegnarono radicalmente la città.

Il Lungadige di Verona dalle origini ad oggi: la mostra
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Il Lungadige di Verona dalle origini ad oggi: la mostra. In 100 immagini storiche il racconto degli imponenti lavori che ridisegnarono radicalmente la città.

Il Lungadige di Verona dalle origini ad oggi: la mostra

In 100 immagini storiche, tra cui molte inedite, il racconto degli imponenti lavori che ridisegnarono radicalmente la città, a partire dal 1934, nella zona di Porta San Giorgio e di riva Sant’Alessio, con la costruzione del nuovo Lungadige “del Littorio”, che oggi viviamo come effettivo spazio urbano. Sarà presentata venerdì 8 febbraio alle 17 con un convegno nella Sala Farinati della Biblioteca Civica di Verona, la mostra fotografica documentaria: “Lungadige. Opere pubbliche nell’area di San Giorgio tra Ottocento e Novecento”, un’iniziativa realizzata dall’Associazione Agile e dalla Biblioteca Civica di Verona in collaborazione con l’Archivio di Stato di Verona e l’Archivio Generale del Comune.

Il progetto Arcover

L’appuntamento si inserisce nel progetto Archivi del Costruito del Territorio Veronese in Rete (Arcover), realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariverona. Arcover sta lavorando sulla digitalizzazione, valorizzazione e condivisione del patrimonio archivistico della città, per raccontarne le trasformazioni lungo il Novecento. All’incontro in Civica interverranno l’assessore all’Urbanistica ed Edilizia privata del Comune di Verona, Ilaria Segala, l’assessore alla Cultura Francesca Briani, il direttore della Biblioteca Civica di Verona, Alberto Raise, il direttore dell’Archivio di Stato, Roberto Mazzei, Michele de Mori, presidente dell’Associazione Agile, capofila del progetto Arcover e Angelo Bertolazzi, ingegnere, curatore della mostra e membro del gruppo Arcover.

La trasformazione del 1934

Veduta del cantiere in prossimità del vallo delle fortificazioni austriache: in primo piano il ponte a due archi in calcestruzzo armato e sullo sfondo il nuovo ponte Garibaldi, 1936 (Fonte: Fondo Fotografico del Genio Civile - Archivio di Stato di Verona)

Nel 1934 prende il via la trasformazione della riva sinistra dell’Adige, tra Ponte Pietra e Ponte Garibaldi, area che era rimasta ancora incompiuta dopo la costruzione dei muraglioni tra il 1887 e il 1895, in seguito alla piena del 1882. Sotto la direzione del Magistrato delle Acque e dell’Ufficio tecnico comunale, ma contro il volere del Consiglio Superiore di Antichità e della Sovrintendenza alle Belle Arti, nonché di intellettuali ed artisti del tempo, capitanati dal pittore Dall’Oca Bianca, nell’arco poco meno di due anni - tra il gennaio 1935 e il 4 novembre 1936, giorno dell’inaugurazione del nuovo Lungadige “del Littorio” - inizia il progetto messo a punto dal Genio Civile che prevedeva appunto la rimozione di tutti i caseggiati danneggiati lungo il Fiume, in via Sant’Alessio e Santo Stefano, ultima preziosa testimonianza delle stretto legame fra la città e l’Adige.

Foto in evidenza: veduta del cantiere durante i lavori del 1935. Fonte: Fondo Fotografico del Genio Civile - Archivio di Stato di Verona

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