Il regalo più grande dopo 8 mesi di paura: per la piccola Olimpia è arrivato un nuovo cuore
La bimba soffriva di una grave cardiomiopatia: è stato sottoposta a un delicato trapianto durato 12 ore e riuscito alla perfezione. Nella giornata di ieri ha potuto festeggiare i suoi 4 anni
Dopo otto mesi di attesa - sembrati quasi una vera eternità - tra paura e sconforto, ma anche con tanta speranza, per la piccola Olimpia è finalmente arrivato un nuovo cuore. Un “dono”, come lo ha definito la sua mamma, giunto due settimane fa per salvarle la vita dopo il ricovero in terapia intensiva Cardiotoracovascolare presso l’Ospedale di Borgo Trento a Verona. A seguito del trapianto, durato 12 ore e riuscito alla perfezione, la bimba ha potuto festeggiare i suoi 4 anni, compiuti nella giornata di ieri, mercoledì 10 gennaio 2024.
Un nuovo cuore per Olimpia
La sua critica situazione clinica, dovuta a una cardiomiopatia dilatativa grave diagnosticata già in gravidanza, sarebbe potuta risolversi solamente tramite la donazione dell'organo da parte di un altro bambino. Così, per permetterle di continuare a vivere, altri genitori hanno acconsentito di trasferire il battito del loro figlio alla piccola Olimpia, in un momento tremendo come quello della perdita.
Carenza di organi
Il tema dei trapianti pediatrici sono in genere un’emergenza a livello nazionale per mancanza di organi. In tutto il territorio italiano interventi come quello di cui aveva bisogno Olimpia ne vengono eseguiti dodici, massimo una quindicina; e solo un terzo dei bambini in lista d’attesa sono in grado di ricevere questo “dono” – così lo chiama Giulia, la mamma di Olimpia.
È da questi dati che viene l’impegno della famiglia della piccola per sensibilizzare sulla donazione pediatrica e permettere a queste piccole creature senza colpe una seconda possibilità.
I chirurghi la descrivono come una bambina brillante, allegra e piena di vita; una vera combattente. Dalle loro dichiarazioni si apprende che il percorso post-operatorio si mostra regolare e sono pronti a farla uscire dalla terapia intensiva per trasferirla in reparto. Se non ci saranno complicazioni, è anche possibile che nel giro di un paio di settimane la piccola Olimpia possa tornare a casa.
I responsabili del reparto Cardiochirurgia, ovvero il professor Giovanni Battista Luciani, direttore della Cardiochirurgia dell’Aoui e il professor Leonardo Gottin direttore dell’Anestesia e Terapia Intensiva Cardiotoracovascolare, si dicono soddisfatti affermando che Olimpia è una bambina molto forte, dimostrandolo sin da subito durante gli otto mesi passati in ricovero. Così piccoli, è difficile sopportare per loro una tale situazione, difficoltosa da gestire anche per i medici, ma confermano che la sua simpatia è davvero contagiosa anche in un momento così delicato.
Un intervento di 12 ore riuscito alla perfezione
Finalmente, dopo otto lunghi mesi d’attesa tra ricadute e crisi, è arrivata quella telefonata tanto desiderata che ha dato il via a una rinascita. Così giovedì 28 dicembre 2023 Olimpia è entrata in sala operatoria per sottoporsi a un’operazione durata dodici ore seguita da una equipe coordinata da Luciani e Gottin e composta da decine di professionisti tra cui cardiochirurghi, cardiologi pediatri, anestesisti, radiologi, infermieri, tecnici di perfusione, fisioterapisti e, nel lungo periodo “preparatorio“ e ora in quello “post“, gli psicologi.
Dal momento in cui la bambina è stata messa in lista d'attesa, i due primari affermano che è stato un impegno costante e un lavoro di squadra grazie alle migliori figure professionali dell'azienda ospedaliera, sino al raggiungimento di un grande risultato, dal momento che il nuovo cuore di Olimpia sembra reggere l'operazione a ditanza di due settimane.
Quello del 28 dicembre è stato il quarto intervento solo a Verona, da quando in Aoui è iniziata l’attività trapiantologica cardiaca pediatrica. Un risultato importante se si pensa che in Italia - come detto in precedenza - il totale di queste operazioni ammonta a un massimo di 15.
Il compleanno di Olimpia dopo il trapianto
Ma ecco che, come spesso accade dopo le tempeste, per Olimpia e la sua famiglia è arrivato il momento più bello. La bimba, infatti, nella giornata di ieri, mercoledì 10 gennaio 2024, ha festeggiato il suo quarto compleanno. Per l’occasione, dopo aver ricevuto l’ok da parte dei medici, mamma e papà le hanno organizzato una festicciola nella sua stanza della terapia intensiva del professor Gottin. Olimpia ha festeggiato con una coroncina sulla testa, simbolo del suo coraggio e della sua forza.
La mamma di Giulia è sorpresa dalla forza straordianaria con cui Olimpia ha affrontato la situazione; una gara con la vita, proprio come i campioni in corsa per la vittoria alle Olimpiadi. Il suo coraggio è nel suo nome.
La mamma non ha mai abbandonato la fiducia nella sua bimba e infatti, poco tempo fa, aveva dichiarato che Olimpia non si sarebbe arresa facilmente e che il suo posto è nel mondo, assieme alla sua famiglia. Questa credeva fermamente nell'arrivo di un "dono" nonostante una diagnosi tanto infausta e la sofferenza che ne è derivata. Ma insieme hanno aspettato pazientemente l'arrivo del nuovo cuore, sentivano che sarebbe arrivato.