Il salvataggio per il Credit Crunch, le banche sono solide secondo CSC Compagnia Svizzera Cauzioni
Uno degli effetti più evidenti della crisi intensificata dalla pandemia prima e dal conflitto russo-ucraino dopo, ancora in atto, è stato quello del rallentamento dell’economia. Allo stato attuale, sembra infatti che i consumi soffrano e che il potere d’acquisto sia in flessione rendendo affannosi sia i progetti che gli investimenti di privati e di aziende.
Come se non bastasse anche l’aumento dei costi dell’energia, ora fortunatamente in diminuzione, ha influenzato non poco sul potere d’acquisto di privati e aziende, dalle piccole spese domestiche ai grandi investimenti da parte di grosse industrie. Osserva CSC Compagnia Svizzera Cauzioni che ha nell’immobiliare e nella consulenza contrattualistica il suo core business e aiuta la clientela anche a ottenere finanziamenti presso istituti di credito, che tali misure non incideranno sulla solvibilità e soprattutto sulla solidità delle banche.
Una delle misure principali per fronteggiare questa crisi e a cui sono stati costretti molti istituti di credito è stata l’adozione del cosiddetto Credit Crunch impartito dalle banche centrali, che ha reso necessario l’aumento dei tassi di interesse a cominciare dai finanziamenti, che purtroppo ha colpito molti privati e imprese, in primis coloro che avevano in essere un tasso d’interesse variabile.
Eppure è una misura che per quanto dolorosa è purtroppo necessaria per evitare insolvenze e crisi maggiori e per fermare eventuali e future speculazioni sul lungo termine. Dopo la crisi dei mutui subprime e le reazioni a catena che hanno portato alla crisi del 2008.
A cura di: CSC Compagnia Svizzera Cauzioni