Verona

Il video dietro le quinte del restauro in corso della statua di Dante

Il monumento, di altezza totale pari a circa 7 metri, di cui 3 metri della sola statua, è realizzata in marmo di Carrara su basamento di marmo rosso di Verona.

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Verona sta a festeggiando oggi, giovedì 25 marzo 2021, la giornata nazionale Dantedì, quest’anno ancora più importante perché si inserisce nelle celebrazioni nazionali per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, con numerose iniziative, proposte in tutta Italia, in omaggio alla sua vita e alle opere.

Il video dietro le quinte del restauro

All'interno del ricco calendario è stato inserito anche il video che permette al pubblico di entrare in modo inedito dietro le quinte del restauro in corso della statua di Dante in Piazza dei Signori.

La statua è opera di Ugo Zannoni, uno dei maggiori scultori dell’Ottocento veronese, cui è dedicata una mostra alla GAM fino al 31 dicembre 2021.

La sua fama è legata principalmente alla realizzazione di questo monumento-simbolo, inaugurato alle quattro del mattino nella notte tra il 13 e il 14 maggio del 1865 per scongiurare la reazione degli Austriaci, allora al governo della città scaligera, che vedevano in questo monumento il valore simbolico di italianità e di agognata libertà dallo straniero.

Stato di conservazione e intervento di restauro

Il monumento, di altezza totale pari a circa 7 metri, di cui 3 metri della sola statua, è realizzata in marmo di Carrara su basamento di marmo rosso di Verona. L’intero monumento presenta i danni tipici dei manufatti esposti all’aperto, tra cui: erosione della superficie, fessurazioni della pietra, formazione di incrostazioni nere nelle parti rientranti del modellato. Il colore della pietra appare oggi fortemente alterato, quasi bianco mentre originariamente poteva assumere toni rosati. Il marmo di Carrara, invece, presenta punti di erosione nelle superfici maggiormente esposte.

L’attività di restauro prevede:

  • asportazione dei depositi di polvere; preconsolidamento della superficie lapidea, laddove necessario, con silicato di etile;
  • trattamento biocida per la rimozione di colonie di microrganismi e muschi con l’ausilio, in un secondo tempo, di spazzolini, spugne, bisturi; pulitura con acqua a bassa pressione nelle zone meno degradate; impacchi desolfatanti con carbonato/bicarbonato d’ammonio in soluzioni;
  • trattamento consolidante con etilsilicato su tutto il monumento;
  • stuccatura delle fratture lapidee con malte di calce aerea e inerti selezionati per imitare la colorazione e la texture delle superfici originali circostanti; protezione finale della pietra per prolungare nel tempo gli effetti dell’intervento di risanamento.
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