Imera Piva, la «Messner» di Marchesino
La passione per la montagna e la curiosità l’hanno portata a raggiungere luoghi incontaminati e cime maestose in diversi continenti

La passione per la montagna e la curiosità l’hanno portata a raggiungere luoghi incontaminati e cime maestose in diversi continenti
Lo spirito del trekker l’ha contagiata; la passione per l’escursionismo l’ha portata a raggiungere luoghi incontaminati e cime maestose in diversi continenti; la curiosità e la voglia di scoprire nuovi orizzonti glihanno regalato grandi soddisfazioni. Imera Piva, escursionista di Marchesino del Cai (Club alpino italiano) di Verona, ha trasformato il trekking in uno stile di vita che gli ha permesso di scoprire se stessa e le bellezze di questo mondo.
«Ho sempre amato le attività all’aria aperta; negli anni ho cominciato ad avvicinarmi al trekking e alle escursioni in montagna: tra i tanti ho scalato il Monte Rosa, il Carega e il Monte Baldo. L’escursionismo più selvaggio e intenso con spedizioni anche di venti giorni, però, è arrivato solamente nel 2010. Ricordo ancora il primo viaggio insieme a mia figlia Alice alla scoperta delle bellezze della penisola dello Yucatan e del “mondo dei Maya”, terre dove religione, natura e riti magici hanno trovato il loro modo di convivere. Nonostante le fatiche è stato amore a prima vista: da quell’anno, ogni estate, viaggio alla ricerca di nuove emozioni e luoghi entusiasmanti – racconta la sessantaquattrenne buttapietrina – Sono stata, superando valichi oltre i 5000 metri di altezza, nel “Dolpo”, una remota e spettacolare regione del Nepal; lì, ho potuto assistere alla raccolta del “caterpillar ”, un tipo di verme che per le sue qualità afrodisiache è molto ricercatonel mercato cinese. Nel 2013 ho visitato la Cappadocia, una terra arida e rocciosa dove la pietra di tufo è protagonista di un paesaggio fiabesco; nel 2014, invece, ho percorso le montagne dei Balcani: un territorio intenso e significativoche sta uscendo lentamente da un passato di guerre e divisioni».
La trekker veronese, che nei prossimi anni vuole recarsi sia in Islanda che in Patagonia, ha già raggiunto importanti e complicate destinazioni montane: dal monte Teide sull’isola di Tenerife al monte Pindo in Grecia, dal monte Altay in Siberia alle Alpi montenegrine e kosovare. «Amo questo tipo di viaggi perché sono selvaggi e a diretto contatto con la natura; inoltre, ti danno la possibilità di conoscere più da vicino gli usi e i costumi della gente del posto. Il premio più bello, poi, lo ricevi quando dopo estenuanti ore di cammino riesci ad ammirare paesaggi e panorami stupendi» spiega la signora Piva.
L’amore per l’escursionismo gli dà la forza di tenersi in allenamento tutti i giorni: biciclettate, camminate in montagna e in pianura sono all’ordine del giorno nella sua quotidianità. Le soddisfazioni ottenute, come ci spiega la stessa, sono state tante: «Il trekking mi ha dato la possibilità di confrontarmi con me stessa: ho raggiunto risultati insperati e questo è motivo d’orgoglio per me. La più grande gratificazione l’ho ottenuta nel 2011 in Perù quando ho raggiunto la vetta della montagna “Nevado Pisco” a 5752 metri. Questo traguardo, dopo il matrimonio con mio marito e il parto dei miei figli, è stato la più grande soddisfazione della mia vita». Con gli scarponi allacciati e lo zaino in spalla Imera Piva è già pronta per la prossima avventura.