In Veneto una nuova legge su slot e scommesse
Previsto distanziometro dai luoghi di aggregazione sociale e Irap maggiorata dello 0,92% per locali con slot.
L'assessore regionale alle politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha confermato che la Giunta regionale ha proposto una nuova legge che riguarda sale slot e le agenzie di scommesse.
I problemi legati al gioco e alla ludopatia
Come confermato dalla stessa Lanzarin, il problema del gioco coinvolge tanti Veneti: sono 32.500, infatti, le persone che risultano problematiche e i potenziali "malati di gioco patologico" sono più di tremila. Di questi meno della metà si rivolge ai servizi pubblici per uscire dall'inferno della ludopatia.
La nuova legge
La giunta regionale, pertanto, ha deciso di approvare un disegno di legge, in attesa che il Consiglio regionale l'approvi definitivamente, che prevede distanze minime di 300 metri nei comuni più piccoli, 500 in quelli con oltre 5mila abitanti, dei punti gioco dai luoghi di aggregazione sociale. Vietate, inoltre, le aperture ininterrotte delle sale gioco e la pubblicità di vincite.
Più potere ai Comuni
Tra le altre misure c'è l'obbligo per le sale slot e le agenzie di scommesse di vetrine trasparenti, Irap maggiorata dello 0,92% per gli esercenti che ospitano apparecchi da gioco e la possibilità, per i Comuni, di individuare criteri per la dislocazione territoriale dei punti gioco oltre al fatto di poter premiare per gli esercenti che disinstallano gli apparecchi. Le sanzioni previste per violazioni o mancata osservanza della legge potranno arrivare a 6 mila euro.