Emergenza Covid-19

Indagine epidemiologica, Sboarina: "Ci permetterà ci progettare speditamente la Fase 2"

Il campione è composto da 2060 cittadini, di almeno 10 anni di età, selezionati con criterio casuale dall’anagrafe comunale

Indagine epidemiologica, Sboarina: "Ci permetterà ci progettare speditamente la Fase 2"
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Partirà nel pomeriggio di domani la fase di consegna delle lettere di invito di partecipazione all'indagine da parte dei cittadini selezionati con la tecnica della casualità.

Indagine epidemiologica, al via la consegna degli inviti

Ci siamo, nei prossimi giorni i cittadini di Verona che sono stati selezionati, riceveranno nella cassetta della posta la lettera di invito a prendere parte all'indagine epidemiologica. Durante il consueto punto stampa di oggi, lunedì 20 aprile 2020, il sindaco di Verona, Federico Sboarina ha reso note le modalità e le funzionalità di questa indagine:

"L'indagine epidemiologica partirà domani pomeriggio. Ci tengo a ricordare che questa indagine è la prima in tutta Italia, ne sono partite delle altre ma è la prima in cui, attraverso il tampone e il prelievo del sangue potremo stabilire all'interno della città di Verona, prendendo in esame solo i residenti del Comune di Verona, il numero di persone che non hanno mai avuto il virus quindi coloro che risultano essere sani e quindi che possono essere contagiati. L'indagine ci dirà il numero di persone che non hanno mai preso il virus e che potrebbero ammalarsi. Avremo inoltre il numero dei cittadini portatori sani del virus e asintomatici in grado di poter infettare le altre persone".

Lo scopo dell'indagine

Il sindaco ha spiegato che il traguardo a cui si tende ad arrivare, assieme alla comunità scientifica è la rilevazione tramite l'ausilio dell'ospedale Sacro Cuore di Negrar, l'Ulss 9 Scaligera e tutta la comunità scientifica che è coinvolta nello studio, ad avere dei risultati che potranno essere uno strumento importante per la gestione, nelle prossime settimane, dell'emergenza sanitaria. A tal proposito Sboarina ha affermato:

"L'indagine servirà per fare delle scelte migliori negli atteggiamenti delle persone in virtù di una ripresa sociale ed economica. Ci permetterà ci progettare speditamente la Fase 2. Come funziona? La scientificità dello studio determinato soprattutto esclusivamente dalla casualità che permette di fare una valutazione su base statistica con margine di errore dell'1%. Si saprà con matematica certezza quanti sono gli asintomativci positivi e chi è sano e non ha mai contratto il virus fino al giorno dell'analisi. L'indagine è assolutamente casuale, su base volontaria quindi una volta indivduato il campione verrà inviata una lettera che sarà consegnata grazie al supporto della Protezione Civile che ringrazio per il supporto. Per essere certi che la persona sappia che nella cassetta della posta ci sia la lettera, la Protezione Civile, in coordinamento con la Polizia Locale, verrà con la divisa, suonerà il campanello a ognuno dei cittadini selezionati e spiegherà che in quel momento l'addetto sta procedendo a inserire nella cassetta della posta l'invito a prendere parte all'indagine epidemiologioca e di procedere a raccoglierla quanto prima. A quel punto la persona che riceverà la lettera, troverà l'indicazione di un numero di telefono da chiamare, successivamente questa persona sarà ricontattata per rispondere a un breve questionario e fissare un appuntamento. L'Autorità sanitaria fisserà alla singola persona un appuntamento con luogo e ora per effettuare il tampone e il prelievo del sangue. Ci tengo a ribadire che tutto è garantito dalla gratuità e dalla volontarietà con la totale riservatezza".

Primo studio in Italia

Ricapitolando quindi, la Protezione Civile, munita di apposita divisa, consegnerà nelle case di 2060 veronesi la lettera di invito per l’indagine CoviD-19, promossa dall’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, in collaborazione con il Comune di Verona, l’Ulss 9 Scaligera, la Pneumologia dell’Azienda ospedaliera e il Dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica dell’Università di Verona. Si tratta del primo studio in Italia che, attraverso l’analisi del tampone e la ricerca degli anticorpi anti SARS CoV2, valuterà la distribuzione del virus nella nostra città I cittadini a cui sarà consegnato l'invito, e che aderiranno all'iniziativa, dovranno fissare un appuntamento al numero di telefono indicato e verranno sottoposti, nel luogo e nel giorno che verrà loro comunicato, a tampone naso-orofaringeo, al prelievo di sangue per la ricerca degli anticorpi anti SARS CoV2 e ad un questionario sugli eventuali sintomi riconducibili alla Covid19. All’indagine epidemiologica non possono aderire tutti, riguarda solo i cittadini che riceveranno l’invito pertanto non possono essere inseriti altri nominativi, perché andrebbero ad inficiare la scientificità dello studio. Il campione è composto da 2060 cittadini, di almeno 10 anni di età, selezionati con criterio casuale dall’anagrafe comunale e costituiscono un campione statisticamente significativo della popolazione veronese. Il margine di errore è dell’1,5% Ne risulterà l’esatta fotografia di come Verona è stata colpita dal virus SARS-CoV2. Avremo la percentuale di coloro che sono stati infettati ma non sanno di esserlo, di coloro che hanno contratto il virus e di coloro, invece, che sono sani. Questa fotografia permetterà di progettare più speditamente la Fase 2, si tratta di una indagine gratuita, sicura e ovviamente garantita dalla più totale riservatezza.

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