Un vero e proprio polverone

Indignazione sui social per lo scontrino fascista con impresso il volto di Mussolini, bar di Cerea (di nuovo) nella bufera

Le titolari dell'esercizio commerciale rimandano le accuse al mittente. "Siamo simpatizzanti, non nostalgiche"...

Indignazione sui social per lo scontrino fascista con impresso il volto di Mussolini, bar di Cerea (di nuovo) nella bufera
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Nove anni fa la polemica, anzi, che dire, il polverone suscitato da un'immagine. Un effige scomoda, quella di Benito Mussolini, il Duce, stampata e ben visibile sullo scontrino fiscale di un bar. Si era creato un vero e proprio caso mediatico che aveva portato sotto i riflettori proprio l'esercizio commerciale di Cerea, il Bar Armando, gestito da Marica Bologna e dalla madre, la pasionaria Maristella Finezzo.

Lo scontrino fascista nel bar Armando di Cerea

Loro, le dirette interessate, anche sotto accusa di apologia di fascismo, in realtà non hanno mai fatto nemmeno mezzo passo indietro. Nemmeno mezzo, si diceva, in tutti questi anni. Eh sì, perché in realtà, e la notizia è cosa recente, in questi giorni un'altra immagine è finita nel turbine dei post sui social, provocando ancora una volta reazioni scomposte.

La scelta nove anni fa per "celebrare" la marcia su Roma

E indignazione nei confronti di questa "scelta". Una scelta, occorre ribadirlo, che inizialmente era partita per essere solo "pro tempore". Le titolari avevano scelto di distribuire quel tipo di scontrini solo nel mese di ottobre, per "celebrare" a modo loro la marcia su Roma.



"Siamo simpatizzanti, non nostalgiche"

Ma poi la decisione è divenuta un po' il loro tratto distintivo. E non hanno più smesso. Nove anni, si diceva, nove lunghi anni in cui le due donne hanno avuto modo di spiegare la propria posizione. Si definiscono simpatizzanti ma non nostalgiche.

Verranno presi provvedimenti?

E d'altra parte non potrebbero esserlo, anche perché non erano nemmeno nate in quel periodo. Attualmente non hanno nascosto il proprio apprezzamento per il Governo Meloni, ma nemmeno l'orgoglio per quel passato italiano che ancora oggi è fortemente divisivo. Resta da attendere se verranno presi dei provvedimenti nei confronti del bar.

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