In piazza Bra

Colto da infarto al ristorante Olivo, rianimato da due dipendenti guidati al telefono dal 118

Conoscevano le procedure di primo soccorso e sono subito intervenuti. L'arrivo dei medici del 118 e l'utilizzo del defibrillatore ha permesso al cuore del 60enne di tornare a battere: ora si trova all'ospedale di Borgo Trento in terapia intensiva

Colto da infarto al ristorante Olivo, rianimato da due dipendenti guidati al telefono dal 118

Colto da un infarto improvviso davanti al ristorante Olivo di piazza Bra, centro di Verona, è stato rianimato da due dipendenti del locale che conoscevano le procedure del massaggio cardiaco e che sono stati guidati telefonicamente dagli operatori del Suem 118.

Colto da infarto e rianimato da due dipendenti del ristorante Olivo

E’ successo tutto intorno alle 9 del mattino di sabato scorso, 30 marzo 2024. Un 60enne, come raccontato dal Corriere del Veneto, stava consegnando e scaricando in magazzino la lavanderia pulita al ristorante Olivo, situato nella centrale piazza Bra davanti all’Arena di Verona, quando è stato improvvisamente colto da un infarto.

Il locale a quell’ora era chiuso al pubblico, ma al suo interno si trovavano alcuni dipendenti. Appena il 60enne è caduto a terra in stato di choc, le persone che si trovavano con lui, nonostante il grande spavento, hanno lanciato immediatamente l’allarme. Subito sono intervenuti due ragazzi che lavorano nel ristorante e che conoscono alcune procedure di primo soccorso. Nel frattempo è stato anche allertato il 118.

Poco prima che arrivassero sul posto i sanitari, i due dipendenti del ristorante si sono messi a praticare un massaggio cardiaco al 60enne colto da infarto. La loro azione è stata coordinata al telefono dal dall’infermiere della centrale del Suem 118 che ha informato loro su tutti i passaggi da seguire per eseguire al meglio il massaggio cardiaco. Altri colleghi del ristorante, invece, sono corsi a prendere il defibrillatore in dotazione alla farmacia vicina.

A quel punto, però, sono arrivati al ristorante gli operatori dell’automedica che hanno utilizzato il defibrillatore. La prima scarica ha permesso al cuore del 60enne di tornare a battere. L’uomo, alla fine, è stato stabilizzato e trasportato all’ospedale di Borgo Trento. Ora è ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni sono stabili, ma la prognosi resta riservata.