Intimidazioni mafiose all'eurodeputata leghista

Recapitata una lettera anonima a Rosanna Conte. Zaia: "Si tratta di un atto gravissimo, l'unica soluzione è non mollare"

Intimidazioni mafiose all'eurodeputata leghista
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Intimidazioni mafiose all’eurodeputata leghista. All’eurodeputata della Lega, Rosanna Conte, è stata recapitata nei giorni scorsi, presso la sua abitazione di Caorle, una lettera anonima con contenuti intimidatori, un’immagine di un proiettile posta sul palmo di una mano ,ritagli di giornale. Proprio a Caorle, quando era consigliere comunale, Rosanna Conte aveva presentato un’interrogazione su presunte infiltrazioni mafiose in città. La neoeletta eurodeputata ha ricevuto messaggi unanimi di solidarietà dal mondo politico e, in particolare, dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli e dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Rosanna Conte ha sporto querela contro ignoti ai carabinieri. Un paio di settimane fa la Commissione parlamentare Antimafia si era riunita in prefettura a Venezia, incontrando tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, per fare il punto sull’inchiesta “Eraclea” e sulle sue diramazioni proprio verso il litorale di Caorle.

E’ stata la stessa eurdeputata leghista a rendere noto di aver ricevuto la lettera intimidatoria, durante un dibattito in Comune sulle possibili infiltrazioni mafiose a Caorle

Un messaggio minaccioso e inquietante

Il messaggio anonimo realizzato con alcuni ritagli di giornale, attraverso i quali è stato scritto: Striuli merita rispetto. C’è chi rinuncia a vivere, Messaggio recepito. scivola e sbatte la testa Tutti in fila per lo show. Al fondo l’immagine stilizzata di una famiglia, due genitori con due bambini per mano.

La solidarietà di Luca Zaia

“Non mollare Rosanna Conte, vai avanti, siamo tutti con te – aveva scritto ieri il governatore Zaia sul suo profilo Facebook -. Sono vicino a Rosanna e a tutta la sua famiglia perché sono momenti dolorosi che conosco bene, durante i quali passano un sacco di idee per la testa. Ma l’unica soluzione è non mollare. Se ci siamo messi a disposizione della collettività lo abbiamo fatto anche perché gente come questa non vada più in giro a delinquere e minacciare. Spero che gli inquirenti facciano chiarezza su questa vicenda, che è un atto gravissimo, da condannare senza se e senza ma”.

E proprio ieri Zaia aveva firmato a Palazzo Balbi il Protocollo d’Intesa con le parti sociali a sostegno della legalità. Il documento è stato siglato, con regia regionale, da tutti i rappresentanti sindacali e delle istituzioni locali oltre che delle organizzazioni di categoria, imprenditoriali, economiche, produttive e professionali. “Destino vuole – è il commento di Zaia – che la sottoscrizione di questo documento avvenga nel giorno in cui è diffusa la notizia che un europarlamentare impegnato contro la mafia è stato minacciato. È una triste attualità ma riempie il cuore vedere come oggi tutti si siano riuniti per firmare un accordo che crea una rete regionale per la tutela della legalità e soprattutto un osservatorio sul territorio affinché nessuno possa creare il minimo di substrato che possa favorire condizioni di criminalità e violazione organizzata delle leggi. Solo facendo squadra si combatte l’illegalità. Ci sono grandi eventi all’orizzonte, sia per richiamo, sia per sforzi economici, investimenti e importanti movimentazioni di denaro. È chiaro che questo denaro deve dare frutto percorrendo le vie giuste ed essere impiegato in piena trasparenza e totale legalità. Per esserne sicuri è indispensabile la piena collaborazione tra le varie istituzioni, le amministrazioni, le categorie e le parti sociali”.

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