Khadim, ecco il punto sulle indagini

Villafranca Week ha pubblicato anche la trascrizione di alcuni audio. Venerdì si è tenuto il funerale in Senegal

Khadim, ecco il punto sulle indagini
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Villafranca Week ha pubblicato anche la trascrizione di alcuni audio. Venerdì si è tenuto il funerale in Senegal

Dal 29 maggio, giorno in cui Khadim Ndiaye è morto nelle acque del canale Virgilio a Valeggio sul Mincio, in Procura a Verona è ancora tutto in fase di approfondimento: il fatto è iscritto del Registro degli atti non costituenti notizia di reato, nel quale vengono raccolti, appunto, quegli atti che riposano ancora nel “limbo” della non sicura definibilità, ma che postulano una fase di accertamenti “preliminari”. 

Non c'è l'ipotesi di reato e, di conseguenza, non ci sono per il momento indagati: ad oggi Khadim è annegato dopo essersi tuffato volontariamente nel canale.

Il pubblico ministero Marco Zenatelli sta seguendo con attenzione l'evolvere delle indagini affidate ai Carabinieri di Valeggio e in settimana protebbe avvenire un faccia a faccia per analizzare insieme i progressi e valutare il da farsi.

I militari da settimane sono alle prese con l'esame delle deposizioni degli amici di Kadhim, i tre che hanno dato l'allarme, e con quella di almeno un'altra persona, una ragazza, che sarebbe stata presente al momento della tragedia ma sarebbe andata via prima dell'arrivo dei soccorsi.

All'esame anche alcune chat di WhatsApp e alcuni audio che mettono in discussione la tragica fatalità in favore di un gioco finito male, di una spinta data per gioco che avrebbe dato il via alla tragedia. In questi gruppi, in cui c’è anche Khadim, hanno iniziato subito a circolare versioni alternative dell’accaduto.

C'è anche un audio di una ragazza in lacrime, che Villafranca Week ha potuto ascoltare e che comunque è già in mano agli investigatori: «Hanno detto al telefono che lui diceva non so nuotare, non so nuotare, e l’ha portato via la corrente... ma ragazzi io ve l’ho detto ca..o... ma perché, perché?».

In altre conversazioni già in possesso degli inquirenti, si fa addirittura il nome e il cognome del ragazzo che lo avrebbe spinto in acqua e, in un altro audio che abbiamo potuto ascoltare, un’altra ragazza racconta la dinamica, sostenendo l’accidentalità e ponendosi sulla scena dell’annegamento in cui, ufficialmente, erano solo in tre: «Lui si è buttato, dopo 10 secondi vediamo che non sale più. Un mio amico gli ha dato un piede per salvarlo ma lui non rispondeva»: spunti investigativi, ad oggi niente di più.

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