Quartiere Golosine e centro

Kosovaro con sei grammi di cocaina nascosti in gola aggredisce i Carabinieri

Super lavoro dei militari dell'Arma nel fine settimana che ci siamo lasciati alle spalle...

Kosovaro con sei grammi di cocaina nascosti in gola aggredisce i Carabinieri
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Nel fine settimana appena trascorso, nell’ambito dei servizi di controllo finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati e dei fenomeni di illegalità su tutto il territorio scaligero, in particolare nel quartiere Golosine e centro, i Carabinieri della Compagnia di Verona hanno arrestato e denunciato alla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale due uomini, per reati in materia di sostanze stupefacenti e contro il patrimonio.

Kosovaro con sei grammi di cocaina nascosti in gola aggredisce i Carabinieri

Nello specifico, un cittadino kosovaro di trentadue anni è stato tratto in arresto in flagranza di reato perché trovato in possesso di circa 6 grammi di eroina destinati allo spaccio e che teneva nascosti nel cavo orale; inoltre, una volta scoperto, ha aggredito i militari che lo hanno subito bloccato e arrestato. Il Giudice ha convalidato il provvedimento e disposto che, in attesa della celebrazione del processo, l’uomo si presenti quotidianamente ai Carabinieri per la firma di controllo.

Nel secondo caso, i militari della Sezione Radiomobile hanno sorpreso un cittadino marocchino ventitreenne nell’atto di sottrarre una bicicletta in Piazza Bra, cui aveva rotto il lucchetto che la teneva vincolata. Recuperato il velocipede, il cui proprietario non è stato individuato, mentre il giovane è stato deferito in stato di libertà per il reato di “furto aggravato”.

Nel corso dei controlli su strada, inoltre, tre persone sono state sanzionate per guida in stato di ebbrezza ed altre violazioni di carattere amministrativo, mentre quattro persone sono state segnalate all’U.T.G. come assuntori di droghe perché trovati in possesso di modiche quantità di hashish e marijuana. Si rappresenta, infine, che le misure sono state adottate d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.

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