L'ex casa di riposo di Sommacampagna: imprigionata tra alte piante e la destinazione d'uso

Si tratta di una donazione che don Concheri fece alla comunità nel 1951,  oggi in stato di abbandono

L'ex casa di riposo di Sommacampagna: imprigionata tra alte piante e la destinazione d'uso
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Si tratta di una donazione che don Concheri fece alla comunità nel 1951,  oggi in stato di abbandono

In una delle aree più belle e ricche di storia di Sommacampagna vi era, sino a qualche anno fa, in via Pontaron, la casa di riposo immersa in un parco di 4mila metri quadri, che era gestita da una Ipab e frutto della donazione di don Concheri alla comunità di Sommacampagna nel 1951.

Il fatto che ha destato la nostra curiosità è lo stato di abbandono in cui versa l'area da tempo. Perché e cosa si intende fare di quest'area pregiata in centro storico, ci siamo chiesti. «Quando si decise di vendere questa proprietà della comunità e realizzare una nuova costruzione in via Matteotti - ci dice il sindaco Graziella Manzato - ricordo che ci fu un grosso dibattito sulla questione dello spostamento, in quanto c'era un vincolo di destinazione d'uso sul vecchio fabbricato, dovuto alla donazione, che doveva avere scopi sociali. Risolto con la nascita della nuova struttura di via Matteotti». Il fabbricato di via Pontaron infatti aveva la necessità di essere ristrutturato.

La nuova struttura sorta attraverso la lottizzazione Oppi di 5mila metri quadri, in via Matteotti,  arrivata al comune di Sommacampagna a titolo gratuito. Quarantuno i posti letto a disposizione degli anziani. Il progetto sarebbe servito all'epoca, siamo nel 2009, anche per una richiesta alla regione Veneto di un contributo a fondo perduto, come previsto dalla legge 67/88 art. 20. Venne costruito anche un plastico che fu presentato alle forze politiche e ai tre parroci.

«In questo modo noi amministratori - dice il sindaco di Sommacampagna Graziella Manzato, che all'epoca faceva parte della minoranza - travisammo la volontà del donatore in quanto si andava a realizzare una struttura nuova più adeguata ai tempi e alle esigenze. Siamo negli anni 2000. Da quando si trasferirono gli anziani nella nuova casa di riposo, quella vecchia in via Pontaron fu utilizzata come sede di associazioni e anche come alloggio per emergenze abitative. Insomma se ne fece un uso sociale. In particolare vi era l'associazione missionaria che raccoglie abiti usati per ridistribuirli. La situazione della vecchia casa di riposo rimase stabile sino al 2009. In quell'anno l'amministrazione dell'allora sindaco Gianluigi Soardi, entrato in carica in quell'anno, decise di vendere ad un privato. Fu ceduta alla società privata Santoni che si aggiudicò l'asta con una offerta di 1 milione e 101 mila euro. Si trattava di una impresa che stava lavorando a Sommacampagna - prosegue Graziella Manzato - e che aveva realizzato la zona industriale della Crocetta e che aveva ritenuto di acquisire l'ex casa di riposo». Il dibattito all'epoca si accese anche perché non tutti erano d'accordo sulla vendita al privato in quanto era vista come una parte della storia del paese e pubblica. Ora se ne parla molto meno. Fatto sta che non decolla anche perché la destinazione d'uso è ancora quella e serve una decisione dell'amministrazione per dare il via libera ai lavori.

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