L'ombra della criminalità organizzata sull'incendio dei camion in tangenziale sud
Secondo due deputati PD, D'Arienzo e Naccarato, l'episodio conferma la presenza della criminalità organizzata nel territorio

Secondo due deputati PD, D'Arienzo e Naccarato, l'episodio conferma la presenza della criminalità organizzata nel territorio
L'episodio dei cinque camion incendiati in un distributore sulla tangenziale sud, vicino Dossobuono, di cui vi avevamo parlato QUI, ha creato una certa preoccupazione anche nel mondo politico. Sulle motivazioni di questo gesto, compiuto certamente da tre persone filmate dalle telecamere di sicurezza ma irriconoscibili a causa del volto coperto, permane il mistero, ma alcuni esponenti del PD hanno ipotizzato che si possa trattare di un episodio di stampo mafioso.
I deputati Vincenzo D'Arienzo e Alessandro Naccarato, infatti, scrivono che «gli incendi appiccati in passato e quello a danno della ditta di autotrasporti ci riportano al pericolo che ormai è costante: la presenza della criminalità organizzata a Verona, radicata e invasiva. L'azione presenta le caratteristiche tipiche dell'intimidazione della criminalità organizzata, un modus operandi ampiamente conosciuto in altre regioni che, ormai, sta diventando routine anche da noi».
«Se sarà confermato - continuano i due deputati - che gli incendiari sono arrivati sul posto attraverso un campo che costeggia il distributore dopo aver tagliato la rete di recinzione che sta sopra un piccolo terrapieno, si dimostra la pianificazione dell'attentato e la conoscenza minuziosa del territorio da parte dei responsabili, anche in ragione del fatto che i camion della società erano da poco parcheggiati in quel luogo. I piromani sapevano anche questo. Se aggiungiamo gli incendi ad aziende e mezzi a quelli a danno delle ditte che trattano rifiuti, sia nella provincia di Verona sia in Veneto, vi sono elementi per ritenere che sia in atto un'azione di concreta espansione della criminalità organizzata sul territorio che si inserisce nell'economia legale attraverso l'intimidazione e la destrutturazione di aziende concorrenti».
Proprio su questo tema è stata anche depositata un'interrogazione parlamentare al ministro Alfano per conoscere in che modo verranno prese misure per evitare che episodi del genere possano verificarsi nuovamente.