La bassanese Lucia Cuman è la Donna dell'Anno
Premiata per la sua capacità di raccontare Olivetti, aveva coinvolto diecimila persone nel suo evento.
La bassanese Lucia Cuman è la Donna dell’Anno
La cornice era quella di Palazzo dei Trecento di Treviso. L’evento era di quelli attesi: il convegno “Donne, impresa e lavoro”. A candidarsi a questa seconda edizione del premio “Donna dell’anno” che promuove, incentiva e sostiene personalità femminili di spicco della regione del Veneto sono state ben 50 donne, tra queste la giuria ne ha selezionate solo 15 per la finale.
La vincitrice è di Bassano del Grappa, nel Vicentino: Lucia Cuman che ha saputo valorizzare Adriano Olivetti. È lei la dinamica imprenditrice che tra il 7 dicembre 2018 e il 27 gennaio 2019 ha saputo rianimare il pensiero di Adriano Olivetti organizzando a Bassano del Grappa un evento dal titolo “Adriano Olivetti e la Bellezza” composto da una mostra, un concerto, un seminario, diverse lezioni olivettiane a studenti e insegnanti, le vetrine dei negozi del centro storico di Bassano, coinvolgendo tutte le categorie economiche e riuscendo ad accendere l’interesse a quasi diecimila persone. Il premio, consegnatole dopo la decisione della giuria di qualità e un voto online, è un “gettone” di 700 euro, dato da Volksbank, da destinare a sostegno della causa per la quale è stato riconosciuto il premio e un’opera artistica realizzata da un team di studenti del Liceo Artistico di Treviso.
A decidere un parterre istituzionale di altissimo profilo. “Donna dell’anno” è infatti un’iniziativa promossa dall’associazione Innovation Future School, organizzata con il supporto di VOLKSBANK e con la collaborazione delle principali realtà impegnate nella valorizzazione e sostegno in tutti i suoi del mondo femminile: l’associazione Rete Al Femminile di Treviso, LEI – Center for Women’s Leadership dell’Università Ca’ Foscari Venezia, la Consigliera di Parità per la provincia di Treviso, AIDDA – Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti D’Azienda ed il MO.I.CA – Movimento Italiano Casalinghe. L’evento ha il patrocinio della Provincia di Treviso, del Comune di Treviso, del Comune di Conegliano e del Comune di Castelfranco Veneto. Lo scorso anno aveva vinto Bruna Graziani, direttore artistico del festival Carta Carbone.
La bassanese si è imposta su un gruppo rosa molto autorevole
Da Treviso Elisabetta Viola, founder e designer del brand BGBL. Il suo progetto parte da un’idea di sostenibilità: vecchi palloni da basket vengono riciclati per la realizzazione di borse. I fornitori dei palloni sono le società sportive del territorio che in cambio ricevono palloni nuovi con cui potersi allenare. Barbara Riebologe, regista, formatrice teatrale e attrice che attraverso il progetto 360 G.R.A.D.I. vuole dare maggiore visibilità e comprensione reciproca delle diversità culturali, il dialogo e la collaborazione, attraverso una forma di comunicazione innovativa come quella della performance artistica. C’è Sara Paris, archeologa e operatrice culturale, tra i soci fondatori dell’associazione Trevisosotterranea, che in cinque anni è riuscita a rendere fruibili alcuni tratti delle mura cittadine altrimenti non accessibili con circa 3.000 visitatori all’anno. E poi, Gloria Aura Bortolini, documentarista, giornalista e conduttrice di programmi televisivi, presidente e co-direttrice artistica dell’Edera Film Festival, incentrato sulla valorizzazione di opere cinematografiche internazionali di giovani registi under 35. Nella rosa delle finaliste, anche la trevigiana Jessica Zanardo, autrice del libro autobiografico “La vita di un’altra”, che racconta la sua storia nell’affrontare il diabete, da cui sono poi nate le campagne di sensibilizzazione su questa malattia: #getoutyourjack e #iononnascondoildiabete. Presente l’imprenditrice Paola Salvador, titolare di due aziende nel settore dell’acquacoltura dolce, l’Azienda Agricola Salvador Bortolo Sas e PIT, Produttori ittici trevigiani Società Agricola Consortile a r.l., che negli anni si è distinta per la sua grande innovazione nel settore della trasformazione e confezionamento del prodotto. Segue, Luciana Cremonese, presidente di Sol.Co Cooperativa sociale di Treviso che realizza percorsi di formazione lavoro e inserimento lavorativo di persone in situazione di svantaggio; organizza inoltre la rassegna culturale “Robe da Mati” finalizzata alla sensibilizzazione alle tematiche della salute mentale. Da Povegliano arriva Francesca Girotto, presidente di «Infanzia Omnia», cooperativa sociale che si occupa di cultura dell’infanzia, offrendo servizi come micronido, scuola per genitori educatori, laboratori e centri estivi; mentre da Paese Giulia Gasparini, titolare di Spazio Caffelarte, una caffetteria che si reinventa attraverso l’organizzazione di serate a tema, esposizioni, minishop, laboratori, corsi e musica. Proviene invece da Vicenza Ilaria Rebecchi, giornalista e corrispondente per varie realtà del territorio veneto e ideatrice di una video-rubrica «Storie di donne» e dei magazine “Cosa Fare in Veneto” e “Gatte vicentine” dedicato alle donne. C’è anche la compaesana Giulia Stenghele, imprenditrice innovativa che ha trasformato l’attività di famiglia, la stamperia Stenghele, in un vero e proprio laboratorio di idee con molteplici attività creative per adulti e ragazzi e di valorizzazione del territorio. Restando sempre nel Vicentino, precisamente a Schio, troviamo Gabriella Marin, stilista e artigiana, la cui ricerca è incentrata sulla sostenibilità, portandola ad instaurare importanti collaborazioni. Il suo sogno è fondare una scuola di sartoria e una linea di capi per donne di tutte l’età, con tessuto etico ed ecologico. Si aggiunge poi l’artista Selene Bozzato di Conselve (PD) col progetto teatrale “La luna nel bosco”, nato con l’obiettivo di superare una personale malattia e portare all’attenzione del pubblico i problemi generati dai disturbi dell’umore, in particolar modo dal disturbo depressivo. Ed infine, da Padova, la blogger e imprenditrice Gaia Dall’Oglio, che attraverso la società di consulenza Sgaialand srl e il suo progetto editoriale digitale con una community di oltre 250 mila persone, valorizza il territorio veneto e le donne.