Verona

La chiude fuori in poggiolo, arrestato in preda ai fumi dell'alcol

La donna ha raccontato aver subito profonde vessazioni

La chiude fuori in poggiolo, arrestato in preda ai fumi dell'alcol
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La chiude fuori in poggiolo, arrestato in preda ai fumi dell'alcol.

La chiude fuori in poggiolo, arrestato in preda ai fumi dell'alcol

A Borgo Milano, la questura è stata avvisata da una signora che ha affermato di essere la vicina di casa di una donna che era stata rinchiusa fuori nel poggiolo. La volante si è recata sul posto e ha visto la donna che è scalza, con abiti leggeri addosso. La vicina di casa ha raccontato che nella casa accanto abita una famiglia problematica, ha riferito agli operatori di vari episodi di cui lei ha, contro la sua volontà, assistito, sentendo le urla provenire dall'appartamento. La donna che ha effettuato la telefonata, è riuscita a recuperare le chiavi dell'appartamento dato che la persona che era all'interno, nonostante si suonasse al campanello riferiva di non voler aprire. La donna aveva le chiavi dato che la casa era di proprietà di un parente, gli operatori sono giunti all'interno e hanno trovato Fiorentino Michele in cucina che, in preda all'assunzione di sostanze alcoliche era caduto sulla cucina, che aveva i rubinetti del gas aperti. Gli agenti accedono sul poggiolo e fanno entrare la signora che è la convivente da circa un anno del signor Fiorentino. Si tratta di una moldava, classe '80, che ha con sè ha due figli adolescenti, un maschio e una femmina. La donna ha raccontato di questo anno di profonde vessazioni dovute al fatto che il convivente faceva abuso di alcol.

Una relazione apparentemente normale

La relazione si prospettava avere delle ottime credenziali perchè il signore che è dipendente in un istituto bancario di Corso Porta Nuova, le offriva non solo una casa, una vita familiare serena per sè e per i figli ma le offriva anche un appoggio economico saldo. Lui si dimostrava gentile, una persona ben disposta ad intraprendere una relazione sentimentale familiare. Ben presto la signora si è trovato in uno stato di soggezione e dipendenza economica su cui l'uomo faceva leva. Lui la offendeva ripetutamente con offese a sfondo razziale, dicendole oltre che essendo moldava era una prostituta, una sbarcata e le diceva di stare attenta che lui poteva mandarla fuori di casa. E' inoltre emerso che l'aveva chiusa fuori sul poggiolo perchè la signora era andata a riporre la spazzatura e lui le aveva detto che lei era un animale e che il suo posto era proprio fuori di casa. L'aveva così chiusa fuori dal poggiolo, la donna ha raccontato che veniva svegliata di notte per avere rapporti sessuali non consenziente e perchè veniva mandata la notte ad acquistare dell'alcol perchè lui ne era vittima e diventava poi aggressivo se lei non lo assecondava. La donna viveva in un perenne stato di ansia e più volte i condomini l'avevano vista in lacrime e avevano sentito delle urla frequenti dall'appartamento. E' scattato l'arresto per sequestro di persona, maltrattamenti di famiglia. La convalida è avvenuta ieri, è stato riconosciuta la pericolosità sociale della persona e gli ha imposto il divieto di non avvicinarsi alla persona offesa, ai suoi figli, ai luoghi dove lei abita e in cui lei lavori. Alla donna è stato concesso di vivere nella casa dell'uomo. L'uomo ha riferito di essere in cura, di essere seguito da uno psicologo e si è dichiarato disponibile ad intraprendere un percorso riabilitativo.