La Polizia lo ferma, il marocchino li minaccia: "Col mio avvocato vi spacchiamo il c..."

Incredibile tutto ciò che l'uomo ha combinato

La Polizia lo ferma, il marocchino li minaccia: "Col mio avvocato vi spacchiamo il c..."
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Incredibile tutto ciò che l'uomo ha combinato

Nella mattinata di ieri, una cittadina veronese residente in via Bernini Buri trovava, inaspettatamente, all’interno della taverna della propria abitazione un cittadino nordafricano.

Il ladro, vedendosi scoperto, decideva di abbandonare immediatamente l’immobile non desistendo, però, così come poi accertato, dall’intenzione di recuperare altrove il “bottino della giornata”. Infatti la signora che aveva appena scovato il topo di appartamento all’interno della propria abitazione, volendosi accertare delle intenzioni del malvivente, usciva in strada e notava che lo stesso, anziché fuggire il più velocemente possibile, si era introdotto all’interno del cortile di un’altra abitazione da dove asportava una bicicletta elettrica.

La signora tentava invano di fermare il malvivente ma questo, a bordo della bicicletta, si allontanava precipitosamente. Contattato immediatamente il 113 e fornita una descrizione particolareggiata del ladro, veniva diramata la nota a tutte le volanti. L’extracomunitario veniva rintracciato a bordo della bici in questa via Campagnole mentre trascinava con una mano un’altra bicicletta ancora. Intimatogli l’alt, lo straniero, dopo aver abbandonato entrambi i velocipedi, fuggiva scavalcando la recinzione di un campo privato facendo perdere ogni traccia.

Le due biciclette rinvenute non risultavano essere del tipo di quella asportata in via Bernini Buri; si decideva comunque, vista la dubbia provenienza, di sequestrarle. Gli equipaggi di volante intuendo la via di fuga del malvivente riuscivano a rintracciarlo nuovamente ma questi, anziché desistere, si avventava contro un operatore e dopo averlo spinto a terra, guadagnava di nuovo la fuga in direzione via Cervino. Dopo la rocambolesca fuga, il soggetto veniva definitivamente fermato e caricato sulla macchina di servizio.

Non pago dello show, sbatteva più volte la testa contro il plexiglass della volante urlando contro gli operatori frasi del tipo “non sapete lavorare…..adesso davanti al giudice vi faccio perdere il posto di lavoro… dovete prendere gli spacciatori, non me…io e il mio avvocato vi spacchiamo il culo…”.

Giunta in Questura anche la cittadina che aveva dato l’allarme, riconosceva senza ombra di dubbio il marocchino come l’autore del tentato furto in abitazione e del furto consumato di bicicletta. Lo straniero, particolarmente nervoso durante la stesura degli atti, cercava più volte il contatto con i poliziotti; veniva pertanto messo nella cella di sicurezza dove, poco dopo, tentava di auto- lesionarsi al collo e agli avambracci con un calcinaccio staccato dalla parete della cella. Riportato non senza fatica alla calma, sentito il pm, veniva arrestato in flagranza per resistenza e minacce a pubblico ufficiale e denunciato per tentato furto e furto in abitazione; veniva altresì disposto il suo trattenimento presso queste celle in attesa della direttissima.

Oggi, all’esito del rito, per Tariq Barbzi, marocchino, classe 90, pluripregiudicato e già gravato dall’obbligo di presentazione ai Carabinieri di San Bonifacio, veniva convalidato l’arresto e disposta la misura cautelare in carcere sino all’udienza

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