La polizia stradale al Motor Bike Expo di Verona FOTO e VIDEO

Le forze dell'ordine spiegano il loro lavoro quotidiano sul territorio anche grazie all'ausilio delle due ruote.

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Debutto al motor expo di Verona per la polizia stradale capitanata da Girolamo Lacquaniti.

La polizia stradale al Motor Expo

Moto sequestrate ai "cattivi" e altre utilizzate dalle Questure di grandi città che spiegano le loro forze sul territorio anche sulle due ruote. E non solo, anche "strumenti del mestiere" in uso alle Forze dell'Ordine durante i controlli su strada. Questo è quanto esposto al Motor Expo di Verona durante il fine settimana tra il 19 e il 20 gennaio. Per la polizia veronese è la prima volta e ha attirato moltissimi curiosi già nelle prime ore di apertura dell'esposizione.

Motor Expo di Verona
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"Il nostro lavoro per il bene dei motociclisti"

"La nostra attività, per quanto non amata dai motociclisti, viene svolta per il loro bene - ha affermato il comandante della polizia stradale di Verona Girolamo Lacquaniti -. Loro sono l'utenza più esposta agli esiti mortali degli incidenti". Gli incidenti che hanno visto coinvolti i veicoli a due ruote, nel 2018, costituiscono meno del 20% in provincia di Verona, ma solo questi hanno prodotto il 30% dei decessi stradali. Su 52 persone decedute per strada nell'ultimo anno, 18 erano motociclisti o passeggeri. Il periodo che ha registrato un maggior numero di incidenti, quello compreso tra il 14 giugno e il 5 agosto del 2018, ha registrato 11 morti. "Il motociclista è sicuramente spesso vittima della distrazione degli automobilisti, ma negli incidenti che li vedono coinvolti, ma la velocità li espone ancora di più al rischio". Inoltre, Lacquaniti ha rivelato un dato allarmante sulle "cattivi abitudini" alla guida: "Nel 2018 sono 28 le contravvenzioni fatte per l'uso del telefono cellulare alla guida da parte dei motociclisti. Se usare il telefono in auto è gravissimo, in auto è follia. Le due ruote non perdonano l'errore".

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