Verona

La sensibilità e la generosità di Stefano Bertacco ricordate con una borsa di studio

Il riconoscimento è da conferire annualmente a tre giovani residenti nel Comune di Verona, che non abbiano compiuto i 18 anni di età e che si siano particolarmente contraddistinti nell’ambito del sociale.

La sensibilità e la generosità di Stefano Bertacco ricordate con una borsa di studio
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La sensibilità e la generosità sono un talento, un dono di natura che si ha o non si ha. L'assessore e Senatore della Repubblica Stefano Bertacco le aveva nel Dna, erano il suo elemento distintivo. Caratteristiche riconosciute trasversalmente da tutti, e che l'Amministrazione intende ricordare e valorizzare con iniziative ad hoc.

La sensibilità e la generosità di Stefano Bertacco

Si comincia con l'istituzione di una borsa di studio rivolta a giovani meritevoli, ma altri progetti, tra cui una targa o l'intitolazione di un luogo pubblico, saranno realizzati da qui ai prossimi anni in memoria di Stefano Bertacco.

Il bando

C’è tempo fino al 14 maggio per partecipare alla selezione per l’assegnazione delle tre borse di studio ‘Stefano Bertacco’, del valore di mille euro ciascuna. Il riconoscimento è da conferire annualmente a tre giovani residenti nel Comune di Verona, che non abbiano compiuto i 18 anni di età e che si siano particolarmente contraddistinti nell’ambito del sociale, per l’attenzione, l’opera e l’aiuto alle persone deboli e bisognose, nel segno della generosità verso le fragilità.

Le borse di studio sono una delle iniziative scelte dall’Amministrazione comunale per dare eterna memoria all’impegno e all’attività svolta in favore dei cittadini in difficoltà dal Senatore della Repubblica ed assessore al Sociale del Comune di Verona Stefano Bertacco, prematuramente scomparso, a 57 anni, nel giugno dello scorso anno.

Le candidature per l’assegnazione delle borse di studio saranno valutate da un’apposita Commissione nominata dal Sindaco e composta dal Sindaco medesimo in qualità di Presidente, dall’assessore ai Servizi sociali, dal Presidente della Commissione consiliare quinta per le Politiche sociali, dal dirigente dei Servizi sociali e dal Presidente del Centro di servizio per il Volontariato di Verona (CSV).

Borse di studio ‘Stefano Bertacco’

L’iniziativa prevede l’assegnazione di tre borse di studio del valore di mille euro ciascuna a giovani, segnalati da enti del terzo settore o da scuole statali e paritarie, che si siano particolarmente distinti nell’ambito del sociale in attività di solidarietà e aiuto ai più bisognosi.

Le segnalazioni dovranno pervenire al Comune di Verona (Direzione Servizi Sociali e Integrazione Socio Sanitaria, vicolo San Domenico 13/b, 37122 Verona), entro le ore 12 di venerdì 14 maggio 2021.

Per partecipare alla selezione gli enti del terzo settore devono essere senza scopo di lucro, in possesso di codice fiscale, essere costituiti da almeno cinque anni in forma di atto pubblico oppure di scrittura privata autenticata o registrata all’Ufficio del Registro dell’Agenzia delle Entrate e avere sede legale e/o operativa nel Comune di Verona; per le scuole statali o paritarie il requisito richiesto è la sede nel territorio del Comune di Verona.

Ciascun ente o scuola può segnalare un solo giovane con residenza anagrafica nel Comune di Verona ininterrottamente da almeno tre anni e che non abbia ancora compiuto i 18 anni di età, al momento della scadenza del termine per la presentazione della segnalazione.

Le segnalazioni pervenute saranno valutate dalla Commissione preposta, sulla base delle particolari attività di solidarietà che distinguono il giovane segnalato, in termini di impegno, attenzione, altruismo e aiuto alle persone deboli e bisognose in ambito sociale, nel segno della generosità verso le fragilità, rappresentando un significativo esempio positivo.
L'obiettivo è di assegnare le borse di studio alla data del 14 giugno 2021, giorno del primo anniversario dalla scomparsa di Bertacco.

Per tutte le informazioni relative all’iniziativa e alle modalità di partecipazione consultare il sito.

Ricordare la figura di Stefano Bertacco

L’iniziativa è stata illustrata in streaming dal sindaco Federico Sboarina e dall’assessore ai Servizi sociali Daniela Maellare. Presente la presidente della Commissione consiliare Sociale Maria Fiore Adami. Il primo cittadino ha affermato:

“Queste borse di studio sono solo la prima delle iniziative che abbiamo in mente per ricordare la figura di Stefano Bertacco. Un uomo, prima che un politico, che ha fatti della sua vita l'esempio di cosa siano la generosità e la sensibilità, l'umanità e l'impegno verso i bisognosi e chi si trovava in difficoltà. Per tutti, indipendentemente dall'appartenenza politica e dalla provenienza sociale, Stefano è oggi ricordato come un esempio. Per lui era normale lavorare con una pazienza e un impegno infiniti. Non vi era limite alla sua disponibilità per chi chiedeva aiuto. Con questa borsa di studio vogliamo premiare i giovani che, con la stessa sensibilità di Bertacco, si donano senza riserve al prossimo in difficoltà”.

Maellare ha proseguito:

“Il riconoscimento è stato istituito dall’Amministrazione comunale per mantenere vivo l’esempio amministrativo, politico, umano e l’attenzione profusi verso le persone più fragili e le nuove generazioni dal Senatore della Repubblica e assessore del Comune Stefano Bertacco, prematuramente scomparso lo scorso anno. L’obiettivo è quello di assegnare, entro il 14 giugno 2021, giorno del primo anniversario dalla sua morte, tutte le borse di studio della prima edizione del bando a lui dedicato”.

Fiore ha concluso:

“Questo è il modo più costruttivo per ricordare, soprattutto fra i più giovani, l’opera di aiuto e sostegno ai più bisognosi realizzata dall’assessore ai Servizi sociali Bertacco, in tutto il suo lungo percorso di amministratore. Un uomo che ha fatto della ‘resilienza’ un regola di vita, dedicando ogni sua azione all’aiuto degli altri in difficoltà. Un esempio positivo importante per i giovani, che nella sua vita e nel suo lavoro potranno trovare spunto per costruire nuove strade di solidarietà e aiuto sociale”.

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