L'Amministrazione dà il via al tavolo sulle morti al carcere di Montorio
Il fenomeno delle morti dietro le sbarre non è una problematica che riguarda il singolo, ma l'intero territorio comunale
Dopo il quinto suicidio al carcere di Montorio in quattro mesi, Verona Radicale chiedeva lo stop al sovraffollamento e l'introduzione di misure a tutela della salute mentale dei detenuti con un presidio davanti alla casa penitenziaria. Ad oggi, il Comune di Verona annuncia la convocazione a martedì 26 marzo 2024 del primo tavolo di lavoro per trovare una soluzione concreta al fenomeno delle morti in carcere.
Obiettivi
Obiettivo principale dell’incontro sarà quello di porre al centro la dignità delle persone, perché per quanto la si possa pensare diversamente, i detenuti sono e restano esseri umani e oltre alla pena il carcere rappresenta una seconda possibilità per il recupero dal punto di vista umano e sociale.
Per la maggior parte dei detenuti, l’esperienza del carcere è transitoria, finalizzata a redimere il cittadino per il reinserimento sul territorio, il quale che non può ignorare la loro presenza né tanto meno una problematica di tale portata; si ricorda inoltre che molti soggetti nel carcere di Verona sono residenti del comune.
I commenti
“Si concretizza l’impegno dell’Amministrazione per affrontare in modo condiviso le criticità del carcere di Verona – spiega l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni-. Come Comune siamo a disposizione delle istituzioni coinvolte per ciò che ci compete. Il carcere è una realtà che si trova all’interno del territorio e con esso deve integrarsi, tenendo conto delle diverse realtà che vi gravitano. Da qui la necessità di un’integrazione tra carcere e territorio che deve rivelarsi efficace e duratura”.
“Farsi carico di tutto quanto è possibile per il recupero di chi ha commesso reati e contenere così il rischio di recidiva è di fondamentale importanza per la convivenza civile e la sicurezza della comunità –afferma l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi -. In questa direzione converge l’impegno dell’amministrazione con tutti gli assessorati coinvolti”.
I presenti
Al tavolo saranno presenti agli assessori alle Politiche sociali Luisa Ceni, alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e al Terzo settore Italo Sandrini, assieme al Garante nazionale dei detenuti Felice Maurizio D’Ettore, la direttrice della Casa Circondariale di Montorio Francesca Gioieni, il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale don Carlo Vinco, il direttore dell’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna di Verona Enrico Santi, i magistrati dell’Ufficio di Sorveglianza di Verona e il Presidente Camera Penale Veronese Paolo Mastropasqua. Invitata anche la nuova direttrice dell’Ulss 9 Patrizia Benini, mentre si è in attesa di conoscere il delegato che parteciperà a nome del Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo.