Lanificio Tiberghein intrecci di fili, carte e memoria

Un grande progetto: una mostra, un incontro e un documentario.

Lanificio Tiberghein intrecci di fili, carte e memoria
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Lanificio Tiberghein intrecci di fili, carte e memoria. Un grande progetto: una mostra, un incontro e un documentario.

Valorizzazione

Una mostra fotografica e documentaria con foto e pezzi inediti, un incontro di presentazione sulla storia del Lanificio, oltre ad un documentario ancora in fase di lavorazione. È questo il progetto di recupero culturale e di valorizzazione storica che Ivres (Associazione veronese di documentazione, studio e ricerca), in collaborazione con Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, le associazioni Memoria Immagine e Agile ed il supporto di Fondazione Cariverona, ha realizzato per far conoscere la storia, l’importanza, l’influenza del Lanificio Tiberghien sulla nostra città.

Tutti presenti

Hanno presentato il progetto a Palazzo Barbieri Francesca Briani, assessore alla Cultura del Comune di Verona, Michele Corso Segretario generale Cgil Verona, Gabriella Poli Presidente Ivres, il direttore della Biblioteca Civica Alberto Raise e gli ideatori e curatori della mostra Nadia OlivieriGiulia Turrina e Michele De Mori, insieme ai registi Dario Dalla Mura ed Elena Peloso.

Oltre sessant'anni di identità

“Il Lanificio Veronese Fratelli Tiberghien, sorto a Verona nel 1907 – ha detto l’assessore Francesca Briani – è stato per oltre settant'anni uno dei simboli della Verona industriale, una delle maggiori fabbriche presenti in città e un esempio di investimento straniero in Italia. Come dice il titolo della mostra è un intreccio di fili e di memoria che il Comune ha deciso di raccontare ospitando l’esposizione in Biblioteca Civica”.

Anche gestione politica

Tiberghien è stato anche un caso, forse unico in Italia, di gestione politica da parte dei capigruppo di un Consiglio comunale (dal 1975 al 1981, quando era sindaco Renato Gozzi) e di una relazione molto stretta con i lavoratori, il sindacato e l'intera comunità cittadina. Per tutte queste ragioni Ivres ha deciso di dedicare allo storico lanificio una mostra, per raccontarne la storia e per mettere in evidenza l’importanza di questo sito produttivo nel tessuto economico e sociale della nostra città. L’esposizione è allestita alla Biblioteca Civica di Via Cappello ed è visitabile fino al prossimo 23 giugno.

La Mostra fotografica e documentaria

La mostra è frutto dell’appassionata ricerca archivistica e tra le fonti orali realizzata da Nadia Olivieri e Michele De Mori. Le storiche foto, in tutto circa una cinquantina quelle che compongono la mostra, sono state riunite in una ventina di pannelli che raccontano la storia del grande complesso industriale e delle iniziative compiute per evitarne la chiusura ed il licenziamento di oltre 1200 lavoratori. Ma non solo: raccontano quanto il “Tiberièn” (nome con cui i veronesi indicavano lo stabilimento) abbia caratterizzato profondamente la vita della nostra città, dapprima scandendo i ritmi di vita della comunità di San Michele Extra, visto che le sirene del cambio turno indicavano le varie fasi della giornata dei suoi abitanti, e poi entrando direttamente nella vita politico-amministrativa di Verona che a fine degli anni ’70 assunse la gestione della fabbrica. “Partendo da un bando di Fondazione Cariverona – ha sottolineato Gabriella Poli – e dalla volontà di valorizzare il proprio archivio storico, Ivres ha dato vita a questo percorso che raccoglie la memoria e restituisce la storia di una grande fabbrica che è parte della città. Ci è parso evidente che era giunto il momento di raccontare questa storia quasi centenaria”.

Tiberghien
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Tiberghien 1
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Tiberghien 2
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Una ricerca d'archivio

A foto e testi, si aggiunge un’importante ricerca d’archivio sui disegni dello stabilimento. Prima della demolizione di buona parte della porzione est, il Lanificio Fratelli Tiberghien rappresentava un raro esempio, nel Veronese, di un complesso industriale di inizio sec. XX ancora conservato nella sua complessità: un perfetto “catalogo” dell’architettura industriale del Novecento impreziosito dalle importanti influenze francesi e unico nel veronese. Ancora più raro è lo straordinario recupero della stessa documentazione tecnica, oggi conservata dall'Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea nel fondo “Tiberghien”, che ha permesso di analizzare nel dettaglio ogni singola struttura e, in molti casi, dare un nome al suo progettista ed al suo costruttore. Per la prima volta, questa documentazione tecnica viene esposta al pubblico così come gli stendardi della fabbrica che accolgono i visitatori dalla vetrina della mostra. E proprio la valorizzazione degli archivi è l'obiettivo del progetto voluto da Ivres e Ivrr, sostenuto da Fondazione Cariverona (bando “Archivi”) per promuovere la conoscenza e la ricchezza dei patrimoni archivistici, al di là della comunità scientifica che abitualmente li utilizza, e per riaffermarne il fondamentale ruolo culturale.

Altri momenti

Ma il racconto e l’analisi della storia del lanificio Tiberghien non si esauriscono con la mostra. “Abbiamo dato vita – anticipa Michele Corso, segretario generale Cgil Verona – ad altri due momenti: il primo venerdì 8 giugno, in cui faremo un approfondimento storico, anche attraverso un documentario sul passato di Tiberghien. Poi, giovedì 14 giugno, prenderemo spunto dalla storia del lanificio per confrontarci su quale sia il futuro economico ed industriale della nostra città assieme all’amministrazione, all’Università e agli industriali”..

Progetto e storia

Il primo appuntamento si terrà venerdì 8 giugno, a partire dalle 16, in Sala Farinati della Biblioteca Civica con la presentazione del progetto e un approfondimento sulla storia del Lanificio. Durante il pomeriggio verrà data un'anticipazione del documentario dei registi Dario Dalla Mura ed Elena Peloso, che verrà presentato in autunno nel quartiere di San Michele, “figlio” del Tiberghien.

Giornata-dibattito

A margine della mostra, è la giornata di approfondimento e dibattito dal titolo: “E dopo il Tiberghien… quali le prospettive per lo sviluppo di Verona?” che sarà ospitato sempre in Sala Farinatigiovedì 14 giugno, a partire dalle ore 16. Il lanificio chiuse definitivamente la propria storia quasi centenaria nel 2004 e nel 2016 ne è iniziata la demolizione. Oggi il futuro dell’intera area è al centro di un importante dibattito politico così come il futuro economico e industriale della nostra città. A confrontarsi sul tema Michele Corso Segretario generale Cgil Verona, l'assessore all'Urbanistica del Comune di Verona Ilaria Segala, l’Università di Verona e Confindustria. L’incontro sarà moderato dalla giornalista economica Katy Mandurino.

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