È arrivata la conferma ufficiale: Lenze Italia chiuderà definitivamente lo stabilimento di Isola Rizza, in provincia di Verona. Una decisione che, secondo la Fiom Cgil di Verona, rappresenta un atto “unilaterale e inaccettabile“, capace di cancellare anni di lavoro, competenze e professionalità, scaricando sui dipendenti e sul territorio “il peso di scelte aziendali miopi e guidate solo da logiche finanziarie”.

Il sindacato sottolinea come, nel corso del confronto con l’azienda, siano state presentate diverse proposte per salvaguardare l’attività produttiva o riconvertirla in chiave sostenibile. Tuttavia, la direzione avrebbe scelto “la strada più breve e dolorosa: la delocalizzazione e la cessazione completa dell’attività veronese“.
“Serve un tavolo di crisi immediato”
Le ipotesi alternative messe sul tavolo, dalla valorizzazione del know-how dei lavoratori alla creazione di un polo logistico-tecnologico ad alta specializzazione, sono state, secondo la Fiom, “ignorate o rifiutate con motivazioni pretestuose“.
Paolo Olivati della Fiom Cgil veronese ha dichiarato:
“Ancora una volta la logica del massimo profitto ha prevalso sulla responsabilità sociale d’impresa e sul valore delle persone”
Annunciando così la proclamazione dello stato di agitazione permanente.

Il sindacato chiede l’apertura immediata di un tavolo di crisi istituzionale, con il coinvolgimento della Regione Veneto e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per garantire la tutela dei posti di lavoro e la copertura di adeguati ammortizzatori sociali.
“La nostra lotta continua non lasceremo che i lavoratori di Lenze Italia vengano trattati come un semplice costo da eliminare. Chiediamo un serio percorso di ricollocazione e riqualificazione professionale finanziato interamente dal gruppo.”
Aggiunge Olivati.