L'ex governatore Galan condannato dalla Corte dei Conti

Dovrà “solo” 764mila euro grazie alla prescrizione.

L'ex governatore Galan condannato dalla Corte dei Conti
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L'ex governatore Galan condannato dalla Corte dei Conti.

Galan condannato dalla Corte dei Conti

Nei giorni scorsi è arrivata la condanna della Corte dei conti per l'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan. Già coinvolto nello scandalo Mose del 2014, ora dovrà risarcire la Regione con 764mila euro per aver dirottato al Patriarcato fondi della Legge Speciale per Venezia che erano destinati a interventi di salvaguardia della Laguna.

La condotta di Galan "gravissima e senza scuse"

Secondo il collegio giudicante presieduto da Maurizio Mazza, la condotta di Galan in quel frangente fu “gravissima ed inescusabile”, per aver “proposto alla Giunta l’adozione di una deliberazione, in violazione di norme di legge” e per essere poi intervenuto anche presso la Presidenza del consiglio per ottenere l'autorizzazione. La Procura si era mossa nel 2014 quando, durante lo scandalo delle mazzette, i giornali scrissero di quel finanziamento di cui aveva beneficiato non solo il Patriarcato, ma anche la Comunità Ebraica veneziana.

La prescrizione arriva come uno "sconto" per Galan

I giudici contabili hanno discusso di un addebito di un milione 274 mila euro, per il 60 per cento contestati a Galan e per restante 40 per cento a Chisso (assolto). Si tratta della “sola parte per la quale non è ancora intervenuta la prescrizione”. Si sono salvati dalla prescrizione solo tre pagamenti risalenti al novembre-dicembre 2013. L'ex governatore veneto dovrà quindi risarcire 'solo' 764mila euro dei circa 24 milioni di fondi finiti al Patriarcato, allora retto da Angelo Scola, e utilizzati per ristrutturare Sede patriarcale, seminario patriarcale e Basilica della Salute

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