Rissa

Lite nella notte a Legnago: distrutti tavolini del bar Gabbia e una vetrina VIDEO

Falamischia: "Massima solidarietà nei confronto del gestore del bar".

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Momenti di follia nella notte.

La rissa forse sotto l'effetto di alcol o stupefacenti

Una notte di disordini, quella trascorsa tra ieri, lunedì 29 giugno 2020 e oggi, martedì 30 giugno 2020 a Legnago all'esterno del bar Gabbia di Via Duomo. Un gruppo di ragazzi, per cause in fase di accertamento, ha iniziato a litigare animatamente. Dagli schiamazzi si è passati al lancio di sedie e tavolini. Il tutto è stato ripreso da un cittadino che ha postato il video sui social per documentare la scena.

Solidarietà nei confronti del gestore

L'amministrazione comunale, nella figura dell'assessore con delega alla Sicurezza, Luca Falamischia ha espresso la sua solidarietà:

“Riguardo l'evento di ieri sera in via Duomo, innanzitutto voglio manifestare la massima solidarietà nei confronto del gestore del bar Gabbia. Stamattina abbiamo contattato il comandante del comando dei Carabinieri di Legnago e ci ha garantito che avrebbe dato un segnale nel territorio. Voglio ricordare che la polizia locale è in deficienza di personale, il concorso partito a febbraio è stato interrotto dall'emergenza covid 19, oggi si è conclusa l'ultima prova, prossimamente saranno assunti 5 nuovi agenti di polizia locale e solo allora potremmo ripristinare il servizio notturno mancante da anni, in quanto per mancanza di risorse non è possibile attivare, terminando i servizi alle 19”.

Gli altri interventi sul territorio

Falamischia ha proseguito:

Al kebab di porta Ferrara abbiamo dato un segnale, dopo aver controllato, sanzione amministrativa per segnalazioni ricevute per cappa irregolare, altre inadempenze e di ordine pubblico, dopo le 22 certe frequentazioni creavano problemi e molti erano i signori di ieri sera. Già fatta l'ordinanza di chiusura anticipata alle 22 per trenta giorni, che il decreto sicurezza Salvini prevede. Stessa cosa abbiamo in precedenza fatto con il kebab di via Matteotti, che da quando ha chiuso, non ci sono più stati schiamazzi e degrado nella via e sotto il palazzo di vetro, con gratitudine dei cittadini. Il daspo non è una panacea, ma certe presenze davanti ai supermercati, sono molto meno frequenti. Come in altri precedenti interventi di sgombero, abbiamo per l'ennesima volta chiuso la casa di via Trieste occupata da magrebini che sporcavano e disturbavano, questa volta il nuovo proprietario ha murato le ultime porte e a settembre demolirà lo stabile per valorizzare l'area. Di sicuro non ci rassegnamo, ogni giorno combattiamo collegandoci noi con la nostra PL, con i Carabinieri e ANC. Tante altre iniziative sono state fatte e tutte terminate a buon fine. Sono gocce in un mare, ma un po alla volta combattere contro queste prepotenti orde di persone che vivono di espedienti, servirà a migliorare la nostra città. Di certo il governo dovrebbe controllare i flussi migratori e di certo non sanare gli irregolari senza criteri nel nostro territorio, come sembra vogliano fare i signori del governo”.

Solidarietà anche da Longhi

Il presidente del consiglio comunale, Paolo Longhi ha concluso:

“La rissa in Via Duomo di ieri notte, con protagonisti alcuni ragazzi arabi probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, non dovrà ripetersi mai più. Da anni, ormai, questa gentaglia bivacca dalle parti del Torrione, in pieno centro storico. E questa volta è andata in scena tutta la violenza possibile: con spranghe e catene questi soggetti hanno distrutto i tavolini di un bar e una vetrina. Uno di questi giovani dovrebbe essere già stato identificato. Come amministratore offro la mia massima solidarietà e le mie scuse a tutti i miei concittadini e in particolare ai titolari del Bar la Gabbia e a Roberto Bronuzzi, costretto a chiudersi dentro il locale per difendere il figlio minorenne che era andato a trovarlo”.

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